Ricercato per una maxi-truffa, il latitante ucraino catturato a Cava

Ricercato per una maxi-truffa, il latitante ucraino catturato a Cava
Era ricercato da diversi mesi in Ucraina per una truffa di oltre 400mila dollari, ma gli agenti della Polizia di Stato lo hanno rintracciato a Cava de' Tirreni dove...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Era ricercato da diversi mesi in Ucraina per una truffa di oltre 400mila dollari, ma gli agenti della Polizia di Stato lo hanno rintracciato a Cava de' Tirreni dove l'uomo, proveniente dalla Germania, ha pensato di fare sosta per poi riprendere il viaggio verso la Grecia. Intercettato dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava, il cittadino ucraino di 46 anni è stato identificato ed arrestato per l'esecuzione di un provvedimento della magistratura ucraina. L'uomo è risultato essere ricercato ai fini estradizionali per l'esecuzione di un mandato di arresto internazionale emesso dall'autorità giudiziaria ucraina dovendo lo stesso espiare sei anni di reclusione in quanto giudicato responsabile di truffa, commessa nella città ucraina di Odessa nel mese di giugno del 2005 e successivamente nel 2008, in danno di un connazionale. 


L'arrestato, sotto il pretesto di un'attività per un affare in società, prese in prestito dalla vittima dapprima una somma di denaro di 100.000 dollari americani e quindi di 310.000 dollari, spendendoli per i propri scopi personali e rifiutandosi di restituirli alla vittima, arrecandole di tal guisa un ingente danno. Il 46enne rintracciato presso una nota struttura ricettiva di Cava de' Tirreni, dove aveva preso alloggio fornendo un passaporto rilasciato dalle autorità greche, è stato sottoposto ai consueti accertamenti foto-dattiloscopici all'esito dei quali lo stesso risultava essere proprio la persona ricercata. Effettuate le formalità di rito, l'uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Salerno  a disposizione della competente Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Salerno.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino