Salerno, pronti dodici licenziamenti per la chiusura dell'ospedale Da Procida: l'ira della Fiadel

Il sindacalista Angelo Rispoli: questo licenziamento, se posto in essere, assume una gravità inaudita perché non vi è stato alcun incontro né con la direzione sanitaria del “Ruggi”, né con la Colser, la ditta capofila dell'appalto

L'ospedale Da Procida
La Fiadel Salerno ha appreso dai propri associati e dalla lettera della società Meridionale Servizi che la stessa azienda provvederà a causa della chiusura della...

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La Fiadel Salerno ha appreso dai propri associati e dalla lettera della società Meridionale Servizi che la stessa azienda provvederà a causa della chiusura della struttura ospedaliera “da Procida” al licenziamento delle maestranze impegnate nel presidio ospedaliero.


Tale procedura si concretizzerà nel licenziamento di queste maestranze dal 12 aprile. «Premesso che, in violazione di quanto disposto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, non vi è stata alcuna comunicazione preventiva», ha detto il segretario generale della Fiadel Salerno, Angelo Rispoli. «Premesso che questo licenziamento, se posto in essere, assume una gravità inaudita, al momento non vi è stato alcun incontro né con la direzione sanitaria del “Ruggi”, né con la Colser, la ditta capofila dell'appalto, ma solo un incontro, tenutosi l’8 aprile, con la ditta Meridionale Servizi che ha riconfermato i licenziamenti».
Per questo motivo, la Fiadel Salerno ha dichiarato lo stato d'agitazione dei lavoratori e nel contempo chiede l'intervento della Prefettura al fine di convocare le parti.

«Serve un confronto con la direzione ospedaliera del Ruggi, la ditta Colser quale capofila dell'appalto e la società Meridionale Servizi appaltatrice e responsabile dei licenziamenti», ha detto Rispoli. «Il tutto al fine di far rientrare i licenziamenti o chiedere la ricollocazione dci lavoratori. L’opera di queste maestranze è un servizio importante per la comunità e dunque non vogliamo arrivare allo sciopero. Ma se non avremo risposte verrà attuato con tutti i lavoratori dell’intera azienda “Ruggi”. Serve chiarezza sul futuro delle maestranze e dell’appalto».

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Il Mattino