M5S, Di Maio nel fortino di Salerno: «Noi alternativi alla dynasty De Luca»

M5S, Di Maio nel fortino di Salerno: «Noi alternativi alla dynasty De Luca»
Nella tappa salernitana del Rally tour, il primo attacco è, manco a dirlo, per Vincenzo De Luca e i suoi due rampolli: «È veramente singolare che non si stia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nella tappa salernitana del Rally tour, il primo attacco è, manco a dirlo, per Vincenzo De Luca e i suoi due rampolli: «È veramente singolare che non si stia parlando del fatto che qui il presidente di Regione ha piazzato suo figlio al Comune e l'altro suo figlio al Parlamento». Il primogenito Piero, blindato nel listino a Caserta, è in corsa per Montecitorio proprio nel collegio uninominale di Salerno. Ma Luigi Di Maio, accolto da una sala straripante di gente che gli ha riservato un tifo da stadio, non dimentica neppure il centrodestra e rifila una sciabolata alla candidatura «dell'autista di Raffaele Cutolo, il boss della nuova camorra organizzata». 


Il capo politico del M5S è un fiume in piena: «Questa gente qui è impresentabile e sta nelle liste di centrosinistra e centrodestra a tal punto che ieri il ministro dell'Interno si è vergognato di incontrare Alfieri sul palco». E ancora: «Oggi qui a Salerno c'è stata una risposta bellissima che è un'alternativa alla dynasty De Luca».
 
Una battuta anche sui fatti di Macerata: «Quello sta succedendo nella diatriba mediatica è cio che volevo evitare chiedendo ai partiti di non speculare sulla tragedia. Tragedia per una ragazza ammazzata e per le persone ferite. Invece i partiti per sentirsi un po' di destra e un po' di sinistra utilizzano gli episodi di Macerata». E ancora: «La si smetta di usare la comunità di Macerata per la campagna elettorale».

Infine, prima di illustrare alla sala i venti punti del programma pentastellato, Di Maio chiarisce anche la vicenda dei rimborsi relativi ai tagli dello stipendio e dei presunti ammanchi: «Abbiamo fatto le verifiche. Ne è venuto fuori che è un problema di contabilità del Mise e del Mef. Cioè gli ultimi bonifici, che stiamo facendo in questi giorni solo perché stanno scadendo le ultime rendicontazioni, non sono stati ancora accreditati sul conto ma risultano sul nostro sito internet». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino