Nella tappa salernitana del Rally tour, il primo attacco è, manco a dirlo, per Vincenzo De Luca e i suoi due rampolli: «È veramente singolare che non si stia...
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Il capo politico del M5S è un fiume in piena: «Questa gente qui è impresentabile e sta nelle liste di centrosinistra e centrodestra a tal punto che ieri il ministro dell'Interno si è vergognato di incontrare Alfieri sul palco». E ancora: «Oggi qui a Salerno c'è stata una risposta bellissima che è un'alternativa alla dynasty De Luca».
Una battuta anche sui fatti di Macerata: «Quello sta succedendo nella diatriba mediatica è cio che volevo evitare chiedendo ai partiti di non speculare sulla tragedia. Tragedia per una ragazza ammazzata e per le persone ferite. Invece i partiti per sentirsi un po' di destra e un po' di sinistra utilizzano gli episodi di Macerata». E ancora: «La si smetta di usare la comunità di Macerata per la campagna elettorale».
Infine, prima di illustrare alla sala i venti punti del programma pentastellato, Di Maio chiarisce anche la vicenda dei rimborsi relativi ai tagli dello stipendio e dei presunti ammanchi: «Abbiamo fatto le verifiche. Ne è venuto fuori che è un problema di contabilità del Mise e del Mef. Cioè gli ultimi bonifici, che stiamo facendo in questi giorni solo perché stanno scadendo le ultime rendicontazioni, non sono stati ancora accreditati sul conto ma risultano sul nostro sito internet». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino