Manda contratto telefonico col fax della scuola, rischia il processo

Manda contratto telefonico col fax della scuola, rischia il processo
SARNO. Rischia di finire a processo dopo la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla procura di Nocera Inferiore un funzionario scolastico, collaboratore presso un istituto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SARNO. Rischia di finire a processo dopo la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla procura di Nocera Inferiore un funzionario scolastico, collaboratore presso un istituto di Sarno, accusato di peculato per aver usato impropriamente il fax dell'istituto. La vicenda, con la contestazione di lieve entità, è finita al centro del procedimento penale istruito dall’ufficio di Nocera Inferiore dopo un accertamento della polizia giudiziaria. Secondo le accuse, il dipendente 67enne - collaboratore coordinato e continuativo presso la scuola della città dei Sarrastri - avendo la disponibilità del fax in uso alla scuola e in particolare al suo ufficio, incaricato di pubblico servizio, «per fini personali e non istituzionali, disattendendo il regolamento interno scolastico e linea telefonica per inviare un contratto, falsamente compilato, a un operatore telefonico».


Le accuse finiranno ora all'attenzione del gip del tribunale in udienza preliminare per le specifiche valutazioni del caso. Il dipendente, di origini nocerine, rischia il processo, chiamato a rispondere nei fatti di un invio “abusivo” dal sistema fax per fini personali, con indebito utilizzo di beni di pubblica utilità, contravvenendo al regolamento interno della scuola. L’episodio in questione venne consumato e accertato il 10 febbraio 2012. L'indagine è stata condotta dal pm Valeria Vinci. In particolare, la singola contestazione individua il funzionario nella contestazione di peculato. Secondo la legge, «in qualità di pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria».
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino