NOCERA INFERIORE. Marito e moglie finiscono a processo con rito immediato con l’accusa di estorsione in concorso. Lui 31 anni e lei, 29 , avrebbero perseguitato con...
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Marito e moglie si sarebbero presentati sul posto di lavoro, parlando anche con la moglie dell'uomo, ma ricevendo un rifiuto su quella richiesta di soldi. Secondo la versione della donna indagata, invece, vi sarebbe stato un atto di vendita precedente, per una Fiat 500, intestata alla propria madre. Il pagamento di quell’auto sarebbe stato fatto dalla vittima con un assegno a scadenza un anno, che si sarebbe poi rivelato non coperto. A quel punto, la donna avrebbe chiesto indietro l’auto o il denaro, senza successo. L’inchiesta fu condotta dalla polizia di stato, che oltre a raccogliere la querela dell’imprenditore, svolse un’attività sui tabulati telefonici della coppia. Per la procura di Nocera, tuttavia, gli elementi a carico dei due sarebbero sufficienti per chiedere il processo, senza il vaglio dell’udienza preliminare. Secondo la versione fornita poi dalla polizia, in una nota stampa, i due si sarebbero avvalsi anche di altre persone, per le loro richieste. Non vi è traccia di questa circostanza nel capo d’imputazione, ma non è escluso che l’inchiesta si sia estesa anche ad altri soggetti, dopo il primo provvedimento del gip. Spetterà a quest’ultimo valutare la richiesta di rito immediato presentata dal sostituto procuratore Davide Palmieri. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino