Dopo gli interrogatori di garanzia erano convinti che il cerchio, intorno a loro, si fosse definitivamente chiuso e così hanno iniziato a risentirsi al telefono e a parlare...
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Savo nell’ambito dell’operazione Ground Zero 2.0 era già finito in carcere mentre Criscuolo era soltanto indagato a piede libero: nonostante la richiesta del pm Guarino di arresto, il giudice per le indagini preliminari non aveva ritenuto sussistere - a carico dell’imprenditore - sufficienti indizia di colpevolezza. Dopo l’interrogatorio di garanzia, invece, Savo era tornato ai domiciliari pur potendo contare su un permesso per recarsi a lavoro. Ma, secondo quanto accertato dai finanzieri della Tributaria, il consulente invece di andare a lavoro si sarebbe più volte incontrato con il suo cliente per concordare la linea difensiva da tenere. E non solo. I due, sempre al telefono, avrebbero fatto discorsi inequivocabili relativamente al loro coinvolgimento nella corruzione dei giudici abbandonandosi anche a commenti sull’intera ordinanza e su quanto accadeva all’interno della commissione tributaria regionale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino