Melma nera a Santa Teresa, inchiesta sullo scarico di idrocarburi

Melma nera a Santa Teresa, inchiesta sullo scarico di idrocarburi
Non c’è pace per l’arenile di Santa Teresa dove, ieri mattina, è tornato a far capolino in riva al mare la melma di colore scuro. Dopo alcuni mesi di...

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Non c’è pace per l’arenile di Santa Teresa dove, ieri mattina, è tornato a far capolino in riva al mare la melma di colore scuro. Dopo alcuni mesi di assenza, la sostanza nerastra è tornata a sporcare mare e spiaggia, andando ad aggiungersi ai resti di un precedente episodio di gennaio e a fare il paio con le acque rosse di cui si intravedono ancora le tracce, la cui presenza era stata nuovamente rilevata non più di due settimane fa. Un disastro, insomma, soprattutto se si pensa che tutto ciò accade in una zona centralissima della città diventata punto di riferimento per i salernitani e non solo; e se a questo si aggiunge il fatto che, in relazione a entrambi i fenomeni, le risposte latitano. Le cause non sono state chiarite sebbene siano intervenuti Arpac, Comune di Salerno e forze dell’ordine e di conseguenza, nessuna soluzione è stata predisposta. Lo hanno segnalato i cittadini, principalmente attraverso il gruppo Figli delle Chiancarelle a cui, negli anni, si sono aggiunti l’associazione Liberamente Insieme e il consigliere comunale di Salerno di tutti, Gianpaolo Lambiase. 

«Per noi è impensabile ed indecente che non si conoscano le cause di questi fenomeni – commentano gli attivisti di FdC – come se questa cosa non accadesse a 100 metri dal Comune e non sia perfettamente visibile dalla finestra del sindaco. Oltretutto, non ci occupiamo delle cause e non andiamo neanche a ripulire questo scempio. Più di ogni altra cosa, è surreale che si vada avanti così per mesi e anni senza che nessuno se ne occupi davvero». Se per le acque rosse il responso delle analisi effettuate accertò la presenza di materiali ferrosi presenti in gran concentrazione nelle acque; per la melma nerastra i primi approfondimenti permisero di confermare che si trattava di idrocarburi. Quest’ultimo responso arrivava poco tempo dopo il primo episodio del 2019 a cui seguì un controllo datato giugno 2020 dove la situazione sembrò essersi normalizzata, complice anche una massiccia pulizia dell’arenile. A gennaio di quest’anno, a seguito di maltempo e mareggiate, la melma nera è ricomparsa. E ancora ieri mattina.

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Il Mattino