Morto durante la Tac, altri medici finiscono sotto indagine

Gli accertamenti sulla morte del poliziotto in pensione Alfonso Masito

L'ospedale San Leonardo
È destinata ad allungarsi la lista dei sanitari indagati per la morte del poliziotto in pensione Alfonso Masito. Il sostituto procuratore Nuzzo ha infatti differito...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È destinata ad allungarsi la lista dei sanitari indagati per la morte del poliziotto in pensione Alfonso Masito. Il sostituto procuratore Nuzzo ha infatti differito l'affidamento dell'incarico peritale, previsto per ieri pomeriggio, a domani: probabilmente il magistrato ha ravvisato la necessità di iscrivere - alla luce degli accertamenti preliminari - anche altri sanitari dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona.

Non solo, quindi, il medico del triage che ha preso in carico il 68enne al momento del suo arrivo in ospedale ed il primo medico che ha avuto contatti con il paziente, ma anche tutti quei sanitari che hanno avuto in cura Masito e per i quali gli accertamenti preliminari svolti finora non avrebbero consentito l'identificazione di tutti. Per i due indagati, che già avevano ricevuto la convocazione per ieri pomeriggio, si sono costituiti l'avvocato Pastena e l'avvocatessa Antonietta Cennamo e per la famiglia (che ha presentato la denuncia) l'avvocato Agostino Allegro.

Non è ancora chiaro se il pm nominerà un unico consulente o un collegio di consulenti, ma al fine di avere un profilo di utilizzabilità di tutti gli atti, anche per un eventuale sviluppo processuale a carico di tutte le persone che hanno avuto in cura l'uomo, era necessario che tutti i sanitari coinvolti abbiano la possibilità (avendo ricevuto l'avviso di garanzia) di nominare propri consulenti per gli accertamenti non ripetibili.

Secondo la denuncia presentata alla polizia dai familiari dell'uomo deceduto, il 68enne aveva raggiunto il nosocomio salernitano con la propria auto lamentando un forte dolore localizzato alla spalla sinistra (che non era stato provocato da alcun trauma), tosse e in leggero stato confusionale. Erano poco dopo le 19 di giovedì scorso: preso in carico da un medico del triage, gli viene detto di attendere al pronto soccorso, ma viene visitato solo alle 3,30 di notte quando ad Alfonso Masito vengono effettuate delle analisi del sangue ed un elettrocardiogramma i cui esiti, a quanto pare, non erano buoni. Viene predisposta una Tac all'encefalo e, mentre viene effettuato l'esame, il 68enne muore d'infarto. Denunciati i fatti, è scattata l'inchiesta della magistratura salernitana con le indagini affidate agli agenti della Squadra Mobile di Salerno (agli ordini del vicequestore Di Palma).


Inchiesta che dovrà sciogliere diversi nodi e rispondere ad una serie di quesiti e chiarire, ad esempio, un eventuale errore di valutazione al triage nel momento dell'arrivo in ospedale del paziente classificato come un codice verde, ma anche l'attesa di otto ore per essere visitato. E se, prima di essere sottoposto alla tac, gli esami di Alfonso Masito siano stati visti da qualcuno. A quanto pare, come raccontato dai familiari, il sangue del 68enne non coagulava bene e i valori di glicemia e azotemia erano sballati. Anche la troponina era alta e i battiti cardiaci accelerati (livelli che avrebbero potuto far pensare ad un danno al miocardio) e quindi la Procura vuole capire se siano stati fatti interventi per stabilizzare la situazione clinica che, a quanto pare, non era buona.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino