Murales con Salvini tra le scimmie: il rettore insorge, Valiante lo rimuove

Murales con Salvini tra le scimmie: il rettore insorge, Valiante lo rimuove
Un murales con l'immagine di Matteo Salvini accostato a due scimmie fa scoppiare il caso politico in provincia di Salerno. A Baronissi, ieri mattina, è apparso, su una...

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Un murales con l'immagine di Matteo Salvini accostato a due scimmie fa scoppiare il caso politico in provincia di Salerno. A Baronissi, ieri mattina, è apparso, su una murata del famoso Parco della Rinascita, un murales realizzato da un writer che, successivamente, si è scoperto non essere stato ufficialmente invitato dall'associazione organizzatrice di Overline, la manifestazione internazionale di street art che la città della Valle dell'Irno ospita ogni anno. Nell'immagine realizzata dal writer compaiono due scimmie con accanto il vice premier e ministro dell'Interno e la scritta «49 milioni di anni fa». Un riferimento, seppur indiretto, alla cifra che il partito del Carroccio deve allo Stato in materia di rimborsi elettorali.

 

A denunciare la presenza del murales è Aurelio Tommasetti nelle vesti di esponente della Lega, già candidato alle recenti elezioni europee. «Vi sembra normale che a Baronissi un sindaco piddino autorizzi un murales di questo tipo contro un ministro della Repubblica?» si domanda il rettore dell'ateneo sul suo profilo Facebook. La polemica scorre sul web con l'associazione Overline che, nel giro di poco tempo, prende le distanze: «Nessun amministratore ha autorizzato la realizzazione del murales 49 milioni di anni fa. Per cultura - si legge in una nota - non siamo abituati a controllare preventivamente i bozzetti degli artisti che partecipano alla nostra jam perché riteniamo che ogni forma d'arte, e quindi anche la satira, debba essere espressa liberamente e non possa essere censurata. Non c'è nulla di offensivo, né di scandaloso, si chiama semplicemente satira e non condividiamo assolutamente la scelta del Comune di coprire l'opera». Non manca, però, una critica al post di Tommasetti: «Da un uomo delle istituzioni ci saremmo aspettati più un plauso per quanto costruito in tredici anni da un gruppo di ragazzi piuttosto che una sterile polemica politica nella quale preferiamo non entrare. Condanniamo con forza, invece, i commenti razzisti che sono comparsi sotto il post del rettore e dai quali, speriamo, prenderà le distanze con la stessa convinzione». Nel tardo pomeriggio è direttamente il sindaco Gianfranco Valiante a scusarsi con Salvini disponendo, ad horas, la rimozione del murales: «Pur rispettando il diritto alla satira e alla creatività, tale atteggiamento non rientra nello stile del sottoscritto né in quello dell'Amministrazione che mi onoro di guidare. Spero - dichiara Valiante - si plachino le strumentali polemiche politiche che nulla hanno a che fare con l'arte, con Overline e con la nostra amministrazione comunale, democratica e rispettosa delle istituzioni. Sulla stessa murata del disegno incriminato, un artista nostro concittadino ha realizzato un murales dedicato all'integrazione che vede disegnata un'immigrata ospite a Baronissi con il progetto Sprar. Preferiamo parlare di queste esperienze di integrazione e accoglienza. Chiedo scusa per l'inconveniente - lo farò anche con uno scritto privato - al ministro Salvini a cui però non manca l'ironia». Soddisfatto Tommasetti: «Si è ripristinata la legalità. Il primo cittadino ha fatto bene a far fare un passo indietro rimuovendo il murales. Sono intervenuto sulla vicenda non per fare polemica, ma perché non si possono offendere le istituzioni. Con le istituzioni non si scherza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino