Nella notte dei desideri Camerota si riprende il suo castello

Nella notte dei desideri Camerota si riprende il suo castello
Il regalo, stavolta, Camerota non lo riceve sotto l'albero di Natale, ma sotto l'ombrellone di una calda giornata d'agosto. E all'improvviso, tra un tuffo e un...

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Il regalo, stavolta, Camerota non lo riceve sotto l'albero di Natale, ma sotto l'ombrellone di una calda giornata d'agosto. E all'improvviso, tra un tuffo e un aperitivo, a pochi giorni dal Ferragosto, la comunità può festeggiare: il Palazzo Marchesale, per tutti il castello, è dei camerotani. L'ha sancito il Consiglio di Stato con una sentenza, pronunciata proprio nel giorno di San Lorenzo, quando - di notte - stelle luminose cadono nel firmamento e, in tante storie più volte narrate, si realizzano i desideri degli uomini. E Camerota quel sogno l'ha realizzato. «È un giorno storico, da segnare in rosso sul calendario della nostra città» esordisce, emozionato, Mario Salvatore Scarpitta, sindaco di Camerota.

«Ho sognato tante volte questo momento - aggiunge il primo cittadino - Abbiamo atteso tanti mesi questa pronuncia senza mai perdere la fiducia. Adesso comincia la vera sfida, far diventare il Palazzo Marchesale un simbolo per Camerota più di quanto già lo sia nella sua imponente fisicità». La pronuncia di secondo grado conferma quanto aveva già stabilito circa due anni or sono il Tar Campania, sezione Salerno, sancendo la correttezza dell'intero iter amministrativo che ha portato all'esercizio del diritto di prelazione. E, ora, dal mare bu della costa non sarà più simbolo di degrado, ma di rinascita di idee e progetti. «Lavoreremo con ancora maggiore energia per dare al settore turistico, agli operatori ed agli addetti ai lavori, occasioni come questa, che rendono ancora più speciale un territorio baciato da Dio» conclude, infatti, l'assessore Teresa Esposito.

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Il Mattino