Niente abusi sessuali su tre fratelli dal padre: «Bambini condizionati»

Niente abusi sessuali su tre fratelli dal padre: «Bambini condizionati»
«Guarda che io me ne accorgo quando tu dici le bugie... Allora, questa è la verità o una bugia?»....

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«Guarda che io me ne accorgo quando tu dici le bugie...

Allora, questa è la verità o una bugia?». «La verità». «Si dicono le bugie? No. Allora... perché non dici la verità?». «Ho detto la verità». «Gli scherzetti che tu non volevi fare e che a te non piacevano... ti ha picchiato pure per quello papà? Perché non tu non li volevi fare?». «No». Domande incalzanti quelle rivolte da psicologhe e assistenti sociali a tre ragazzini vittime di abusi sessuali. Almeno questo pensano i giudici della Corte d’Appello di Salerno che hanno assolto, il 12 luglio scorso, quattro persone dall’accusa di maltrattamenti e abusi sessuali nei confronti di tre fratelli, due maschi e una ragazzina all’epoca dei fatti sedicenne. In particolare nell’inchiesta, che ha travolto una famiglia di Montecorvino Rovella, finì un padre accusato di aver abusato assieme a due amici, e con la complicità della moglie, i suoi figli e di aver costretto la ragazzina ad avere rapporto sessuali con i fratellini. In primo grado furono condannati tutti a 46 anni e due mesi (complessivi) di reclusione. In sede di appello, però, il collegio difensivo (composto dagli avvocati Gerardo Di Filippo, Massimo Ancarola, Mario Pastorino e Luigi Capaldo) convinse i giudici a riaprire l’istruttoria dibattimentale. Ora, in 38 pagine di motivazioni, i giudici (presidente Donatella Mancini, consiglieri Sergio De Luca e Mariella Ianniciello) disegnano un contesto che richiama alla mente il caso di Bibbiano, usando anche parole molto forti nei confronti del team di esperti che hanno seguito i tre fratellini. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino