Ora che lo sprint salvezza è entrato nel vivo non basta più correre, ma è doveroso volare. Magari sulle fasce, dove il gioco diventa arioso e si possono...
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Domani, però, scoccherà di nuovo la sua ora e non è un semplice modo di dire perché Nalini ha nelle gambe su per giù sessanta minuti dentro ai quali dovrà assicurare quelle accelerazioni che possono mettere in crisi qualsiasi avversario ed i cross al bacio che quei due là davanti potrebbero tramutare in gol pesantissimi.
Nalini a destra è una idea che fa rima con certezza nella testa di Menichini, mentre a sinistra la tentazione del trainer di Ponsacco, un passato importante nell’Ascoli da calciatore, è rappresentata da Antonio Zito, decisivo contro il Livorno con la rete che ha chiuso i giochi. L’ex Ternana ed Avellino non è stato utilizzato nell’ultima trasferta affrontata dalla Salernitana, a Vercelli, ma domani dovrebbe partire dal primo minuto sulla scorta anche delle due buone prestazioni casalinghe (da titolare con il Vicenza, da seconda staffettista con il Livorno). Certo, neanche Zito ha i novanta minuti nelle gambe e questo è un aspetto che Menichini sta valutando, ma, del resto, proprio agli esterni viene chiesto il maggior dispendio fisico e, dunque, è anche fisiologico che durante la gara la benzina finisca e ci sia bisogno di un avvicendamento. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino