Vino e olio, a Battipaglia, da opportunità si stanno trasformando in una piaga. Nella giornata di ieri, lungo la zona industriale di Battipaglia, sono stati individuati...
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In una zona industriale sempre più preda degli incivili, anche gli agricoltori si impegnano a inquinare. Un discreto quantitativo di vinaccia, il resto della lavorazione dell’uva nella produzione di vino, è stato gettato in uno slargo di viale delle Industrie, senza alcun rispetto per una situazione già drammatica. Quest’ennesimo sversamento, infatti, è solo l’ultimo in ordine di tempo. Da diversi mesi, infatti, la zona industriale è preda di incivili che gettano i propri rifiuti lungo le strade più periferiche, spesso male illuminate e poco controllate. Anche per questo, i cittadini da tempo chiedono controlli più stringenti e l’installazione della videosorveglianza, per cui però non ci sarebbero fondi disponibili.
Oltre al vino, poi, c’è la questione olio. Già da qualche giorno, l’attenzione dei battipagliesi si è rivolta verso gli impianti che trattano le olive. Nei giorni scorsi, infatti, il fiume Tusciano si nuovamente tinto di bruno. Una circostanza che molti imputano alle lavorazioni dei frantoi, a monte del fiume. Anche per questo, i cittadini hanno chiesto maggiori controlli sugli impianti che potrebbero sversare senza alcun riguardo gli scarti di lavorazione nel corso d’acqua. Una situazione molto complicata, che si inserisce nella più ampia polemica ambientale che si sta sviluppando a Battipaglia. Complici i miasmi, che da mesi appestano la città, e la quasi certa costruzione dell’impianto di compostaggio, che ha visto l’Amministrazione schierarsi contro, sta crescendo il malcontento e la possibilità di uno sciopero generale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino