Un infarto ha tolto la vita a Benedetto Panzella. Si tratta del fratellastro di Isabella Panzella, la donna uccisa a Pertosa a fine maggio e trovata cadavere lungo la strada...
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L’uomo, fratellastro della vittima ma anche vicino di casa, era stato sentito una prima volta poche ore dopo il ritrovamento del cadavere. Il quel caso il pm Francesca Fresch lo aveva sentito insieme ad altri vicini per cercare di ricostruire le ultime ore di vita della 69enne. La prima ipotesi per la morte della donna fu il pirata della strada e l’investimento, pista lasciata definitivamente 48 ore e dopo l’autopsia che aveva rilevato la vera causa del decesso: soffocamento. Già nelle ore successive all’esame autoptico l’uomo era stato sentito nuovamente dalle forze dell’ordine.
Nel corso di un blitz nella sua abitazione furono sequestrate anche due vetture, una station wagon e un mezzo furgonato con targa bulgara. Due veicoli che gli inquirenti ritenevano potevano essere collegati all’omicidio o quanto meno al trasporto della donna. Il 29 giugno scorso sulle due auto era previsto un accurato controllo “bloccato” dal legale di Benedetto Panzella, l’avvocato Francesco Siniscalchi che aveva chiesto l’incidente probatorio. Inoltre Panzella era stato ascoltato dai carabinieri anche in altre circostanze.
Per alcuni giorni,Panzella era risultato irreperibile per poi “riapparire” all’ospedale Luigi Curto di Polla dove, a seguito di un malore, era stato ricoverato nel reparto di geriatria. A distanza di alcune settimane il decesso di ieri mattina.
«Non so perché le indagini si sono focalizzate su Panzella – ha commentato il suo legale, Francesco Siniscalchi -, nulla è emerso contro di lui. Il mio assistito è stato vessato anche se non hai mai assunto la qualità di indagato ed un’anomalia anche il fatto che è stato al centro di interrogatori, sequestri e perquisizione pur se mai indagato. Ha subito più di quanto si doveva e non dico che sia morto di crepacuore ma questa situazione ha di certo contribuito a non farlo stare bene». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino