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Sono tre le persone indagate per la morte di Antonio Ceres, operaio di 65 anni, originario di Pontecagnano, ma residente a Santa Cecilia, frazione di Eboli, morto a Siano, due giorni fa, mentre lavorava alla pulizia di un canalone. A coordinare le indagini la Procura di Nocera Inferiore, nella figura del sostituto Donatella Diana. Si procede per omicidio colposo. Gli avvisi di garanzia, notificati per lo svolgimento dell’autopsia fissato per venerdì, è un atto dovuto e a tutela dei tre, che potranno nominare dei propri consulenti per le verifiche disposte dall’autorità giudiziaria. La Procura vuole sgombrare il campo dalle prime ipotesi, verificando presunte responsabilità e comportamenti, prima di procedere nel lavoro investigativo. Le persone attenzionate, al momento, sono il responsabile della sicurezza e il legale rappresentante della ditta di Eboli, per la quale lavorava il 65enne. Poi un tecnico di Siano, responsabile dei lavori pubblici su strada.
LA RICOSTRUZIONE
Nello specifico, la ditta di Eboli lavorava alla realizzazione della strada del progetto “Sopracase” del comune di Siano.
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Il Mattino