Ormeggio inaccessibile al porto di San Nicola a Mare, è polemica

Ormeggio inaccessibile al porto di San Nicola a Mare, è polemica
Ormeggio di difficile accesso per l’imbarcazione e di elevata pericolosità per i suoi occupanti nel porto di San Nicola a Mare, a Montecorice. A denunciare il caso...

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Ormeggio di difficile accesso per l’imbarcazione e di elevata pericolosità per i suoi occupanti nel porto di San Nicola a Mare, a Montecorice. A denunciare il caso è una vacanziere napoletana, che da anni frequenta il territorio cilentano e che ormeggia con il proprio natante nel porto di San Nicola. La turista ha, quindi, diffidato l’amministrazione comunale di Montecorice affinché venga “messa in condizione di utilizzare la barca con l’allocazione della stessa in un ormeggio accessibile”. E aggiunge: “Provvederò a rimuovere l’imbarcazione dal porto per riportarla in cantiere adendo nelle sedi giudiziarie competenti per tutti i danni ricevuti e ritenendovi responsabili per eventuali danni fisici che dovessero derivare a me ed ai miei familiari nell’accedere all’imbarcazione”.


La signora, assegnataria del posto barca per il mese di agosto, descrive dettagliatamente quanto sta succedendo, evidenziando in particolare l’ormeggio in un’area dove “è praticamente impossibile lo sbarco e l’imbarco a meno che non si tratti di un’atleta olimpionico”.


Nel mirino, finisce anche il piano per gli ormeggi per “verifica rese il posto assegnato è effettivamente destinato all’ormeggio di imbarcazioni delle mie dimensioni” scrive ancora la proprietaria del natante. Puntuale la replica dell’Amministrazione comunale. “E’ previsto nel bando per l’assegnazione dei posti barca nel porto che l’Amministrazione – spiega il vicesindaco Pasquale Tarallo – possa insindacabilmente cambiare il piano degli ormeggi a seconda della disponibilità dei posti e dei natanti. Il posto incriminato è come tutti gli altri, anche perché non metteremmo mai in pericolo i nostri diportisti.  In ogni caso, siamo pronti ad ascoltare le esigenze della diportista in questione e, ove possibile, cercare una soluzione, tenendo però presente tutto ciò accade e accadrà sempre in un’ottica di organizzazione complessiva del bacino portuale, perché sicuramente l’Amministrazione organizza i posti barca non in base alle esigenze di un singolo”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino