Carenza di personale all'ospedale di Pagani: «Settanta giorni per i referti di un esame istologico»

Anatomia patologica referta i campioni di tessuto per gli ospedali di Nocera, Pagani e Scafati oltre a quelli inseriti negli screening cervico uterini. In un anno sono oltre 30mila i referti istologici eseguiti.

L'ospedale di Pagani
Per sapere se un tessuto anatomico è stato aggredito da un tumore, bisogna attendere anche a 70 giorni. Succede all’ospedale Andrea Tortora di Pagani. Lo denuncia la...

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Per sapere se un tessuto anatomico è stato aggredito da un tumore, bisogna attendere anche a 70 giorni. Succede all’ospedale Andrea Tortora di Pagani. Lo denuncia la Cgil Funzione Pubblica di Salerno che indica «gravi criticità del reparto di anatomia patologica». In una nota inviata ai vertici dell’Asl Salerno, Antonio Capezzuto e Massimiliano Voza, invitano il direttore generale Gennaro Sosto, a trovare immediate soluzioni per scongiurare il «mancato rispetto dei livelli essenziali di assistenza per i cittadini e il rischio salute per gli operatori sanitari».

Anche in questo caso il problema è dovuto alla carenza di personale. Il lavoro al reparto non manca. Anatomia patologica referta i campioni di tessuto per gli ospedali di Nocera, Pagani e Scafati oltre a quelli inseriti negli screening cervico uterini. In un anno sono oltre 30mila i referti istologici eseguiti. «Servirebbe - sostiene la Cgil - un addetto alla registrazione dei campioni. Da mesi c’è anche una carenza di tecnici sanitari di laboratorio biomedico che è stata parzialmente alleviata dal 16 gennaio scorso con il reclutamento di una nuova unità, che ovviamente ha bisogno di un periodo di formazione, mentre, un altro tecnico, già formato, è stato assegnato, per oscuri motivi, alla farmacia dell’ospedale. I soli cinque tecnici presenti rappresentano un numero assolutamente inadeguato per il carico di lavoro che afferisce al reparto».

Identiche difficoltà anche per i medici. La crisi si è acuita per il pensionamento del primario Antonio Mirabella. «In totale - sottolineano i sindacalisti - i medici in servizio sono quattro oltre ad uno specialista part time. Inoltre, è in organico una sola dirigente biologa adibita a refertare i campioni per gli screening cervico-uterini, nel solo 2023 ha visionato e refertato 17mila campioni.

Queste criticità creano anche stress lavorativo e psicologico per il comparto tecnico, con inevitabili difficoltà nei rapporti interpersonali». 
 

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Il Mattino