Fumata bianca al Parco del Cilento, Coccorullo è il nuovo presidente: «A lavoro per lo sviluppo»

Allo scadere del periodo commissariale con Marcello Feola è arrivata la nomina per l’esponente FdI indicato da De Luca

L'ex commissario Feola e il nuovo presidente Coccorullo
Giuseppe Coccorullo è presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ieri il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha firmato il decreto che lo nomina al...

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Giuseppe Coccorullo è presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ieri il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha firmato il decreto che lo nomina al vertice del consiglio direttivo dell’Ente di Vallo della Lucania a decorrere da oggi. L’incarico ha la durata di cinque anni. «È un onere ed un onore occuparmi dell’area protetta più grande d’Italia. Lavorerò per lo sviluppo del territorio. Partirò con un’ ampia campagna d’ascolto, perché sono convinto che soltanto attraverso un dialogo continuo con i rappresentanti di ogni singolo comune sarà possibile affrontare le emergenze e definire azioni concrete per il rilancio economico, turistico e sociale».

Coccorullo succede a Tommaso Pellegrino, già sindaco di Sassano e attuale consigliere regionale. «Mi ha telefonato appena il mio nome ha ottenuto l’approvazione da parte delle commissioni parlamentari» evidenzia Coccorullo. Il neo presidente è uno di quelli che preferisce evitare le polemiche. A chi sostiene di non avere le competenze per rivestire l’incarico appena ricevuto risponde: «Rispetto il pensiero di tutti, lavorerò per convincerli del contrario. Potranno giudicarmi tra cinque anni - sottolinea - non sono una persona che cerca lo scontro ma il confronto. La mia porta sarà aperta a tutti, di qualsiasi colore politico». Nessuna critica nemmeno sulla precedente gestione: «Dall’esterno sembra che non si sia fatto molto per questo territorio ma dalle cose che ho potuto verificare, le poche volte che sono stato al Parco con l’amico Marcello Feola, che mi ha preceduto nelle vesti di commissario, posso dire che hanno gettato le basi per la risoluzione di diversi problemi, come quella legata ai cinghiali. A chi mi ha preceduto va anche il merito di aver portato il Cilento nei primi brand turistici italiani».

Il nuovo presidente del Parco ha 47 anni, è celibe, vive a Perdifumo, suo paese d’origine, dove per un anno ha ricoperto la carica di assessore, da dieci anni è agente della Siae ed è consulente del lavoro. Ha aderito ad Alleanza Nazionale, ambito nel quale ha ricoperto diversi incarichi dirigenziali, oggi il suo partito è quello della Meloni. «Sono già tanti gli amministratori che mi hanno contattato per un loro contributo. Li ascolterò tutti, al di la del loro colore di appartenenza. Mi ha già garantito il suo sostegno anche l’amico Marcello Feola, che ringrazio per avermi avvicinato al territorio durante questi ultimi due mesi, durante i quali ha ricoperto la carica di commissario». Nell’area protetta a sud di Salerno inizia l’era Coccorullo.

 

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Il Mattino