Parco in vendita per farci un garage: è polemica ad Agropoli

L’area di via Carmine Rossi versa in stato di abbandono. Invece di pianificare un recupero definitivo, l’amministrazione Mutalipassi l’ha inclusa tra quelle da alienare

Il parco
Con l’approvazione del bilancio, l’amministrazione comunale di Agropoli ha definito anche il piano delle alienazioni, che include la messa in vendita di beni pubblici...

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Con l’approvazione del bilancio, l’amministrazione comunale di Agropoli ha definito anche il piano delle alienazioni, che include la messa in vendita di beni pubblici a privati interessati. Tra questi figura il parco giochi di via Carmine Rossi. Realizzato durante il primo mandato del sindaco Franco Alfieri, il parco doveva offrire un luogo di svago ai bambini tra il centro cittadino e il borgo antico. Tuttavia, nel corso degli anni, l’area è stata trascurata e vandalizzata, cadendo nel degrado.

Nel 2021, l’amministrazione Coppola ha tentato, senza successo, di ottenere fondi dal Mibact per la riqualificazione dell’area in collaborazione con un’associazione. Ad oggi, il parco di via Carmine Rossi versa in stato di abbandono, con problemi di infiltrazioni d’acqua che si estendono anche ai locali sottostanti. Invece di pianificare un recupero definitivo, l’amministrazione Mutalipassi ha incluso l’area tra quelle da alienare. Il consigliere comunale Raffaele Pesce contesta la decisione: «In zona inedificabile - ricorda - furono realizzati dei garage in virtù di una convenzione che sottoponeva l’edificazione alla cessione del lastrico solaio al Comune per fini di pubblica utilità. Il Comune vi impiantò un mini parco giochi, unico del centro, benché molto piccolo. Non è stata pressoché mai effettuata alcuna seria manutenzione. Atti vandalici e frequentazioni notturne si sono ripetute. Svariate, negli anni, le mie richieste di manutenzione e di controllo, anche con videosorveglianza, riportate pure sui quotidiani a tiratura provinciale».

Poi accusa: «Ora questa amministrazione decide di cedere a privati il lastrico per un valore di 16mila euro circa, proponendolo nel piano triennale di alienazione come parcheggio e non nella reale situazione di parco giochi abbandonato e strutturalmente non accessibile agli autoveicoli». Per il consigliere comunale la scelta di vendere il bene è legato «all’incapacità di gestirlo». Di qui l’annuncio: «Richiederò l’intera documentazione edilizia, la convenzione, l’atto pubblico di cessione, una relazione sull’avvicendamento nelle responsabilità, politica e funzionale, per la manutenzione, costo dell’attrezzatura abbandonata, valore dei garage realizzati e venduti grazie alla convenzione».

La dismissione del parco di via Rossi non è l’unica scelta che lascia perplessi: perplessità riguardano anche la vendita di alcuni terreni nelle località Parco Sogno, Terrazze, Collina San Marco, Frascinelle e Madonna del Carmine, nonché di alloggi popolari siti nel centro storico, in piazza Sanseverino. Da palazzo di città replicano sottolineando l’inutilità pubblica di queste aree che pertanto potranno messe sul mercato.

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Il Mattino