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Assolto. I giudici del tribunale di Salerno hanno deciso così per Piero De Luca, deputato della Repubblica e figlio maggiore del governatore Vincenzo De Luca, imputato per la bancarotta della Ifil, una società immobiliare facente capo a Mario Del Mese, nipote dell’ex deputato Udeur Paolo (condannato con rito abbreviato).
Respinta, dunque, l’accusa formulata dalla Procura, che per lui aveva chiesto due anni e due mesi per una distrazione di beni attraverso l’acquisto di biglietti aerei per lui e la moglie quando lavorava in Lussemburgo.
Il legale di Piero De Luca, l’avvocato Andrea Castaldo, aveva sempre parlato di «accanimento» contro il proprio assistito.
Nel procedimento penale compaiono anche altri imputati, tra questi Giuseppe jr Amato, nipote del cavaliere della omonimo pastificio.
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