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Doccia gelata sui docenti titolari nelle scuole del centro-nord Italia che chiedevano una assegnazione temporanea a Salerno. Dal centro-nord Italia ha il via libero a tornare a casa solo 1 prof su 2. Si è chiusa nel fine settimana la tornata delle assegnazioni provvisorie per l’anno scolastico 2021-2022. Erano le procedure di spostamento temporaneo più attese degli ultimi anni. Al tempo del Covid-19, infatti, si è registrata una impennata di richieste di assegnazione temporanea dalle regioni del centro-nord Italia, specialmente dalla Lombardia. Su 679 istanze di procedure di assegnazione provvisoria, solo 289 sono i docenti che hanno ottenuto l’avvicinamento annuale. I risultati non sono buoni.
LA BEFFA
Il bilancio fotografa una beffa per i tanti richiedenti cambi di sede. Erano procedure di assegnazione molto attese soprattutto dal centro-nord in virtù della emergenza epidemiologica: tanti docenti, sull’onda emotiva dell’anno di separazione forzata causa limitazione agli spostamenti, avevano sperato di avvicinarsi a casa. Tra i docenti “ingabbiati” molti prof assunti con i concorsi del 2018 e del 2020 o ancora col piano della Buona Scuola o vecchi titolari di cattedra ante 2015. Alla fine solo 289 docenti hanno ottenuto la sede di servizio nel Salernitano e potranno ritornare a lavorare vicino alla famiglia, evitando viaggi e lontananza da casa, almeno per un anno. In pratica solo 1 professore su 2 è riuscito a fare ritorno a Salerno. Alle superiori sono ritornati solo 80 professori dalle regioni del centro nord Italia. Il trend riflette quello della mobilità per maestre e prof delle medie.
I NUMERI
Alle elementari tornano 52 maestre nel salernitano: ma sono 130 le maestre che sono state escluse dalla possibilità di avvicinamento.
Il Mattino