Prof fuorisede
torna a casa
un docente su due

Prof fuorisede torna a casa un docente su due
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 9 Agosto 2021, 06:00
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Doccia gelata sui docenti titolari nelle scuole del centro-nord Italia che chiedevano una assegnazione temporanea a Salerno. Dal centro-nord Italia ha il via libero a tornare a casa solo 1 prof su 2. Si è chiusa nel fine settimana la tornata delle assegnazioni provvisorie per l’anno scolastico 2021-2022. Erano le procedure di spostamento temporaneo più attese degli ultimi anni. Al tempo del Covid-19, infatti, si è registrata una impennata di richieste di assegnazione temporanea dalle regioni del centro-nord Italia, specialmente dalla Lombardia. Su 679 istanze di procedure di assegnazione provvisoria, solo 289 sono i docenti che hanno ottenuto l’avvicinamento annuale. I risultati non sono buoni. 
LA BEFFA
Il bilancio fotografa una beffa per i tanti richiedenti cambi di sede. Erano procedure di assegnazione molto attese soprattutto dal centro-nord in virtù della emergenza epidemiologica: tanti docenti, sull’onda emotiva dell’anno di separazione forzata causa limitazione agli spostamenti, avevano sperato di avvicinarsi a casa. Tra i docenti “ingabbiati” molti prof assunti con i concorsi del 2018 e del 2020 o ancora col piano della Buona Scuola o vecchi titolari di cattedra ante 2015. Alla fine solo 289 docenti hanno ottenuto la sede di servizio nel Salernitano e potranno ritornare a lavorare vicino alla famiglia, evitando viaggi e lontananza da casa, almeno per un anno. In pratica solo 1 professore su 2 è riuscito a fare ritorno a Salerno. Alle superiori sono ritornati solo 80 professori dalle regioni del centro nord Italia. Il trend riflette quello della mobilità per maestre e prof delle medie. 
I NUMERI
Alle elementari tornano 52 maestre nel salernitano: ma sono 130 le maestre che sono state escluse dalla possibilità di avvicinamento.

Alla scuola dell’infanzia sono 113 le maestre ritornate solo per quest’anno in Campania, ma oltre 95 le bocciature di domande di assegnazione. Alle scuole medie 44 professori ottengono l’avvicinamento annuale ma 76 sono costrette a restare lontano da casa. Alle superiori boom di domande bocciate per l’avvicinamento: ben 211, a fronte di 80 ritorni. Chi è rimasto fuori dalla tornata mobilità dovrà ancora lavorare al nord anche l’anno prossimo. «Chiedevamo – dichiara Giuseppe Frallicciardi, referente Uil scuola Salerno - a gran voce un piano straordinario di trasferimenti o assegnazioni tenendo conto del possibile riacutizzarsi dell’emergenza Covid-19 soprattutto in corrispondenza dell’apertura dell’anno scolastico 2021/2022, e dello smembramento di interi gruppi familiari. Ma le attese sono state deluse». La comunicazione alle insegnanti destinatarie di assegnazione è arrivata dal Provveditorato. Chi è stato assunto al nord tra il 2015 e il 2020 è stato obbligato a prendere servizio a centinaia di chilometri da Salerno e a dover rinunciare agli avvicinamenti con assegnazioni provvisorie annuali. Secondo una stima risalente a febbraio di quest’anno, sono 3.660, dei quali 917 assunti col piano di immissioni in ruolo previsto dalle legge 107; gli altri titolari al nord sono gli assunti nel triennio 2014-2017 da scorrimento delle Gae, le graduatorie ad esaurimento provinciali. I più fortunati optano per la vita da pendolari, con sveglia alle 4 o alle 5 di mattina per prendere il treno super veloce diretto a Roma o alle province del Lazio. 

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