Minacciata e ricattata: per potersi prostituire sul litorale battipagliese doveva pagare il pizzo alla collega più anziana che, altrimenti, le avrebbe fatto togliere le...
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Il suo calvario, che proietta un fascio di luce sulle violenze che ogni giorno sono costrette a subire centinaia di giovanissime che, giunte in Italia piene di sogni e di speranze finiscono poi per svilirsi vendendo il proprio corpo sul litorale tra Pontecagnano ed Eboli, è confluito in un’inchiesta che, affidata al sostituto procuratore Federico Nesso, è ora arrivata ad una svolta con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Estorsione, sfruttamento della prostituzione, minaccia e violenza privata sono le pesanti ipotesi di reato contestate ad una 38enne rumena che, assistita dall’avvocato Andrea Gambardella, rischia ora il rinvio a giudizio. Nel fascicolo, composto anche da un’integrazione relativa alla vicenda delle minacce concretizzatesi davanti alla scuola delle bambine – episodio consumatosi lo scorso novembre – la Procura ricostruisce il clima di terrore e di intimidazione vissuto dalla 24enne per circa tre anni, nel corso dei quali ha sopportato le minacce della connazionale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino