«Abbiamo fatto lo sciopero del ‘69, non abbiamo paura di protestare». Così, ieri mattina, circa una ventina di anziane signore, che hanno deciso di...
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A scatenare la protesta, ancora una volta, è la questione del trasporto pubblico. «Da questa estate - raccontano le donne - non abbiamo avuto più pace». A partire da luglio, a causa di una serie di guasti e altri inconvenienti al parco automezzi, il trasporto urbano è stato sospeso e ripreso a fasi alterne. Una condizione insostenibile, per chi non è autosufficiente: «La mattina andiamo alla fermata e aspettiamo al freddo, sotto l’acqua - gridano le donne - per poi scoprire che il pullman non passerà». In realtà, come spiegato loro dal Responsabile comunale del parco automezzi, un pullman ci sarebbe. Tuttavia si tratta di un semplice mezzo a sette posti. Troppo poco per gestire il numero di anziani che abbisognano del servizio per raggiungere il cimitero, il mercato o semplicemente il centro della città.
In realtà, la soluzione ci sarebbe. A ostacolarla ancora, tuttavia, sarebbe la burocrazia. Come spiegato dallo stesso dipendente comunale alle anziane donne, il Comune sta cercando di approntare uno scuolabus per il trasporto anziani. Un’operazione che richiede un aggiornamento del libretto di circolazione e l’installazione di alcuni accorgimenti tecnici, come le maniglie per sorreggersi. Per fare questo, però, occorrono soldi e tempo. Tempo che, ormai, le manifestanti non sono più disposte a concedere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino