Battipaglia, si riparte da zero per il nuovo Puc: «Lavoro da realizzare insieme ai cittadini»

Dopo l’adozione e l’annullamento del precedente strumento, Francese lancia le consultazioni nei quartieri e con le imprese

La conferenza stampa di ieri mattina
Ricomincia il lavoro dell’amministrazione Francese per la redazione del nuovo Piano urbanistico comunale di Battipaglia. Dopo l’adozione, la raffica di ricorsi e...

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Ricomincia il lavoro dell’amministrazione Francese per la redazione del nuovo Piano urbanistico comunale di Battipaglia. Dopo l’adozione, la raffica di ricorsi e l’annullamento, il sindaco Francese, accompagnata dall’architetto Nicola Vitolo, delegato al Puc, ieri mattina ha annunciato il riavvio dei lavori per consegnare, finalmente, il Piano che sostituisca quello del 1972. «La pandemia ha bloccato il nostro percorso di incontro con la città per la redazione del nuovo Puc ed è per questo motivo che riapriamo alla partecipazione dei cittadini lo strumento urbanistico per arricchire la stesura preparata da Mate e dall’architetto Antonio Olivieri - dice la sindaca - Si tratta di quello che tutti chiamano “democrazia partecipata”, che è uno dei pilastri del movimento di Etica per il buon governo: da ora si riparte con l’ascolto di tutte le categorie, dei cittadini in tutti i quartieri e della politica». In realtà, qualcosa da cui iniziare per il nuovo Piano c’è già. È quanto hanno prodotto negli ultimi cinque anni proprio il Consorzio. Un vero e proprio Puc che, all’adozione, causò una valanga di osservazioni. Ben 160, come ricordato dall’amministrazione, tra cui anche quelle degli uffici comunali. L’obiettivo, ancora una volta, è consegnare uno strumento urbanistico che tenga in considerazione le istanze di tutti i cittadini

«Il Piano che nascerà affonda le radici sulla prima stesura redatta da Mate - ha spiegato il consigliere comunale, nonché presidente della commissione consiliare urbanistica, Gianluca Farina - illustriamo così il percorso per la nuova Battipaglia. Per rendere la nostra città più vivibile ascoltiamo i cittadini e dobbiamo arricchire questo Puc». La commissione si incontrerà periodicamente e andrà nei quartieri per raccogliere realmente le istanze. Un lavoro che, chiaramente, non poté essere portato avanti nel 2020 a causa del lockdown. «Si tratta di un affinamento del precedente Piano: l’amministrazione comunale dovrà occuparsi della parte pubblica per poi, in maniera trasparente, confrontarsi con i privati - ribadisce architetto Nicola Vitolo - Ogni quartiere deve avere verde attrezzato e parcheggi con un recupero di vivibilità importante». «La vera sfida è la rigenerazione urbana e per questo dobbiamo pensare a un Puc sostenibile e realizzabile - prosegue Vitolo - l’amministrazione non può creare nuovi posti di lavoro, ma può e deve certamente favorire le condizioni per cui si creino nuovi posti di lavoro. Per questo motivo abbiamo messo a punto una scheda dedicata proprio agli imprenditori per acquisire le loro esigenze». 


 

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Il Mattino