Era il 26 luglio del 2011 quando il cedimento di una staccionata all’interno della riserva naturalistica di Punta Licosa causò la morte del quindicenne Carlo Fulvio...
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Per tale vicenda, infatti, furono rinviati a giudizio il proprietario della strada, i responsabili dell'ufficio manutenzione e dell'ufficio di polizia municipale del Comune di Castellabate, il responsabile del servizio tecnico ed i dipendenti della Comunità Montana che istallarono la staccionata. Il decesso fu causato dal cedimento di una staccionata posta sul ciglio di un precipizio, inadatta a fungere da parapetto e per di più completamente deteriorata dall'assenza di manutenzione, in un tratto della strada S. Marco-Licosa di proprietà privata e aperta all'uso pubblico.
La famiglia, costituitasi parte civile, auspica che “il processo non si limiti a individuare le colpe, ma rappresenti l'occasione per trasformare il cordoglio per la morte di Carlo manifestato allora dall'intera comunità di Castellabate, che ha voluto accoglierne le spoglie nel suo cimitero, in una seria riflessione autocritica sul dovere di custodire e mantenere in sicurezza uno dei territori più belli del mondo”.
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Il Mattino