SARNO - Era sotto processo perché accusato di aver rapinato un’anziana. Dopo essersi avvicinato a lei in sella ad uno scooter, sul quale c’era anche...
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Gli agenti del commissariato di Sarno risalirono allo scooter e al suo proprietario, la nonna dell’imputato. Si diressero verso il suo domicilio, dopo aver comparato la descrizione degli indumenti e il modello dello scooter attraverso le immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza. Qui trovarono il 24enne (già implicato in diversi processi per droga e rapina, oltre che autore della sparatoria dello scorso ottobre a Nocera Inferiore, all’esterno di una palestra) e lo arrestarono. Ma durante l’esame dell’ agente di polizia di Sarno che aveva verbalizzato la denuncia della vittima, si è scoperta l’altra verità. A fornire tutti gli elementi per risalire a Tortora erano state le due persone in compagnia dell’anziana, nella cui denuncia non aveva fornito invece alcun elemento utile ad identificare gli autori della rapina.
Inoltre – dato fondamentale ed emerso dal controesame del legale difensore Giovanni Annunziata – quelle due persone, pur presenti in commissariato, non furono mai sentite né le loro informazioni furono verbalizzate. Di conseguenza, quei mezzi di prova di cui si era servita indirettamente la polizia non potevano essere utilizzati durante il processo. Ragioni che hanno spinto il pubblico ministero a chiedere l’assoluzione per il giovane imputato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino