Area retroportuale a Fosso Imperatore, la minoranza di Nocera Inferiore si spacca

In assise Lanzetta e D’Alessandro sono ai poli opposti. L’area dell’Agro è l’unica non ancora liberata ma gli spazi potrebbero non essere sufficienti

L'area industriale di Fosso Imperatore
C’è un protocollo d’intesa del 2011, firmato tra gli altri dal commissario prefettizio Piero Mattei che all’epoca guidava la città di Nocera...

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C’è un protocollo d’intesa del 2011, firmato tra gli altri dal commissario prefettizio Piero Mattei che all’epoca guidava la città di Nocera Inferiore, con il quale si definivano tre zone del territorio provinciale da destinare ad area intermodale per consentire lo sviluppo del porto di Salerno: Nocera, Mercato San Severino e Battipaglia.

Oggi, sulla carta, è rimasto solo quello della valle dell’Irno in quanto il Comune di Battipaglia è tornato su suoi passi. Il documento è stato esibito ieri dal consigliere comunale di opposizione, Tonia Lanzetta, durante la discussione del primo punto all’ordine del giorno dell’assemblea. 

L’argomento è stato portato in aula con una mozione di una parte dell’opposizione, i consiglieri Antonio Romano, Pasquale D’Acunzi, Giovanni D’Alessandro, Rosa Giordano, Antonio Iannello e Giuseppe Odoroso, critici per un progetto che trasformerebbe una fetta dell’area industriale di Fosso Imperatore in polo logistico retroportuale. «Siamo per i posti di lavoro, le attività produttive e la tutela dell’ambiente», ha ribadito D’Alessandro. Le parole di Lanzetta, però, non solo hanno rimarcato la spaccatura nell’opposizione ma anche la quasi certezza che a Fosso Imperatore manchi lo spazio per creare un retroporto. «A disposizione del polo logistico - ha precisato riportando i dati dell’Unione Interporti Riuniti - ci sarebbero 80mila metri quadrati, numero irrisorio rispetto ai milioni necessari per creare un’infrastruttura logistica». Insomma, il problema non dovrebbe sussistere. Lanzetta ha anche fatto notare che quel protocollo d’intesa era stato firmato da esponenti vicini alle forze di opposizione che oggi si battono contro il retroporto, tra cui l’ex presidente della Provincia di Salerno e attuale vice ministro, Edmondo Cirielli

In aula ci sono due diverse opposizioni con Lanzetta, Rosati e Sellitto che spesso, come è successo anche ieri, si contrappongono con gli altri colleghi della minoranza. La discussione si è poi avviluppata intorno al documento da firmare, mozione o emendamento con il sindaco Paolo De Maio che ha rimarcato l’idea di creare un polo logistico a favore delle aziende di Fosso Imperatore. Il secondo argomento all’ordine del giorno riguardava una vecchia disputa tra il Comune e la parrocchia di San Giovanni Battista per un pezzo di terreno che era stato occupato per ampliare a Villanova una strada provinciale. A mettere fine alla vicenda ha pensato il Consiglio di Stato che il 17 gennaio scorso ha dato ragione alla parrocchia. Il Comune ora deve pagare per acquisire e sanare l’illegittima occupazione.


 

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Il Mattino