Prima dell’imminente taglio del nastro, previsto sabato 13 maggio alle 19, e dell’apertura al pubblico domenica 14, l’Embarcadero «restituito» alla...
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«Salerno è vicina alle iniziative che valorizzano turismo e risorsa mare - ha detto Napoli - in questo caso è stato anche offerto lavoro a trenta giovani salernitani, ed è un dettaglio importante in un momento di grande crisi. Salerno cresce, è previsto un investimento di cento milioni di euro per la ristrutturazione del fronte mare. L’embarcadero sarà una perla nello scrigno delle opere già realizzate».
Ma cosa c’è dietro il paravento «ammiccante» che ancora chiude la struttura? «Sarà una serra a cielo aperto», spiegano gli ingegneri che hanno ridisegnato lo chalet. La ristorazione curata da I Feudi di San Gregorio, un’azienda di vini apprezzata in tutto il mondo, è già una garanzia. Uno chef stellato delizierà il palato con una cucina sobria e ricercata, che non dimentica la tradizione. Pilastri in legno sbiancato, balaustre di cristallo, piante e fiori. La parte superiore della struttura sarà immersa nel verde. Le varietà floreali, scelte da un’azienda leader internazionale nelle architetture del giardino e del paesaggio, spiccheranno in un clima profumato e solare, mediteranneo come lo hanno voluto gli autori del restyling. Chi arriva con il traghetto, o raggiunge da terra l’Embarcadero, si troverà di fronte un piccolo giardino sul mare. Su un pergolato di circa novanta metri quadri, un ristorante, due terrazze di 88 e 40 metri quadri e una parte chiusa di 120, destinata a cucine high tech e bagni. Nel fronte lungomare sorgerà un piccolo Info point per offrire informazioni ai turisti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino