Accoltellata al cuore: è salva Lo stalker era uscito armato

Accoltellata al cuore: è salva Lo stalker era uscito armato
È stata operata dall’equipe di Cardiochirurgia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona che le ha ricucito il ventricolo destro tamponando...

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È stata operata dall’equipe di Cardiochirurgia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona che le ha ricucito il ventricolo destro tamponando così la forte emorragia. Emilia David, la donna rumena di 38 anni, accoltellata lunedì pomeriggio dal suo ex amante, è salva. Le sue condizioni, una volta uscita dalla sala operatoria, sono rimaste stabili ma la prognosi resta riservata. La donna al momento è ricoverata in Rianimazione ma respira da sola e, secondo il bollettino emesso dall’azienda ospedaliera, ha soltanto una lieve sofferenza epatica e renale. Era arrivata in fin di vita, in uno stato di choc cardiaco, e i medici non aveva dato alcuna certezza sulla possibilità di sopravvivenza ma il lungo intervento le ha restituito la speranza. Baciata dalla fortuna nonostante un destino a lei avverso, Emilia deve la sua vita non soltanto ai medici del Ruggi ma anche ad una carabiniere, libero dal servizio, che è intervenuto immediatamente evitando il peggio e consentendo anche immediati soccorsi. 


Resta in stato di fermo, intanto, Giuseppe Ingenito, l’infermiere 63enne ex amante della donna. Stamattina ci sarà la convalida dell’arresto. Il sostituto procuratore Roberto Penna, titolare del fascicolo, non ha alcuna intenzione di concedere sconti: gli sarà contestato il tentato omicidio con l’aggravante della meditazione. E non solo. Si attendono anche le ultime relazioni da parte dei sanitari dell’ospedale e dei carabinieri della compagnia Salerno (agli ordini del tenente Bartolo Taglietti) per definire eventuali altri capi di imputazione. Nella giornata di ieri, i militari dell’Arma hanno sequestrato anche i vestiti dell’uomo oltre che il suo cellulare e quello della vittima. I due telefoni verranno controllati per verificare l’esistenza di messaggi intimidatori e per ricostruire la loro personale storia, capire la natura delle minacce che lui le rivolgeva, ed anche per verificare eventuali estremi per contestargli anche lo stalking.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino