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Sono passati 40 anni da quel 31 gennaio 1983, quando, a Roma, Modesta Valenti, una donna di 71 anni, senza fissa dimora, si sentì male alla Stazione Termini e morì senza ricevere i soccorsi necessari perché, a detta di chi doveva assisterla, era sporca.
Modesta è stata la prima di tanti «amici per la strada» le cui morti ingiuste (per il freddo, gli stenti, le malattie non curate, per atti di violenza) non vogliamo dimenticare.
A Salerno, la Memoria è dedicata simbolicamente a Felix, uno dei primi amici conosciuti dalla Comunità nei suoi giri serali per le cene itineranti, che continuano ancora oggi. Rumeno, ex operaio edile, finito in strada a causa di un infortunio, dormiva con i familiari in un vagone in disuso alla stazione di Salerno. La mattina del 21 agosto 2014 si sentì male e morì poco dopo il ricovero in ospedale, a 40 anni. Il suo ricordo (e il ricordo di quanti come lui ci hanno lasciato) è nel cuore dell'impegno di Sant'Egidio per chi è povero, solo, senza casa. Si fa cibo, calore, vicinanza, ricerca di soluzioni, accompagnamento e accoglienza, ogni giorno. E si fa ricordo incessante nella preghiera.
«Memoria di Felix» - Sabato 18 febbraio, alle 11:00, nella Chiesa del Gesù Redentore, in via Francesco Carnelutti a Salerno, la Comunità di Sant'Egidio ricorderà tutte le persone morte a causa della povertà e della vita in strada.
Insieme a Felix, durante la Messa, verranno ricordati i nomi e le storie di tutti i nostri «amici per la strada» che non ci sono più, perché dalla memoria dell'ingiustizia nasca una città più umana e più attenta ai poveri.
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