Salerno accende le Luci d'artista: by night senza le bottiglie di vetro

Salerno accende le Luci d'artista: by night senza le bottiglie di vetro
SALERNO - Si accenderanno questo pomeriggio, dalla villa comunale, e alla presenza del governatore Vincenzo De Luca, le Luci d'artista 2018. Prende così inizio la...

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SALERNO - Si accenderanno questo pomeriggio, dalla villa comunale, e alla presenza del governatore Vincenzo De Luca, le Luci d'artista 2018. Prende così inizio la kermesse che farà giungere in città milioni di turisti

Intanto scattano i primi provvedimenti. La si aspettava – e invocava – per il 24 e il 31 dicembre. L’ordinanza sindacale di «divieto di vendita di bevande in bottiglie di vetro e in lattine», invece, sarà valida nei weekend e nei giorni festivi infrasettimanali che cadono durante tutto il periodo di Luci d’artista. Addio anche, nello stesso periodo, a sedie e tavolini posizionati per le vie di tutto il centro storico. Il sindaco Enzo Napoli ha firmato l’atto ieri, alla vigilia della cerimonia di inaugurazione dell’evento, prevista per le 17 di oggi pomeriggio. Alla base dell’ordinanza, «esigenze di pubblico interesse e di ordine pubblico». Pena, per i trasgressori, una sanzione amministrativa cha va dai 25 ai 500 euro.
Niente più birra da sorseggiare in bottiglia o Coca Cola da bere direttamente dalla lattina, dunque. Chi non vorrà rinunciare alle proprie abitudini gastronomiche dovrà accontentarsi del bicchiere. Che sia di carta o di plastica, però. Il vetro è bandito anche per i boccali. L’ordinanza del primo cittadino, infatti, è chiara: «È vietato su tutto il territorio comunale, nei giorni dei fine settimana e festivi infrasettimanali del periodo novembre 2017 - gennaio 2018, la somministrazione e la vendita di bevande in bottiglie di vetro e/o in lattine». Non solo: l’atto specifica la modalità di somministrazione delle bevande, prevedendo che «potrà avvenire esclusivamente in bicchieri di carta o di plastica nei quali le bevande devono essere versate direttamente da chi effettua la somministrazione o la vendita».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino