Salerno, con le luci tornano i turisti «Ma vince il mordi e fuggi»

Salerno, con le luci tornano i turisti «Ma vince il mordi e fuggi»
A pochi giorni dall'accensione delle luminarie e dall'inaugurazione dei parcheggi di piazza della Libertà, è già corsa per prenotare un posto in un...

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A pochi giorni dall'accensione delle luminarie e dall'inaugurazione dei parcheggi di piazza della Libertà, è già corsa per prenotare un posto in un albergo o in un b&b: da Calabria, Puglia e Lazio, sono infatti tanti quelli che hanno opzionato una stanza. Ma attenzione a gridare al successo, ammoniscono gli operatori del settore. Perché ad andare a ruba è solo il sabato. Per il resto, le strutture, almeno al momento, rischiano di restare drammaticamente a porte chiuse. Più per i tagli imposti dalla crisi economica che per le paure legate al Covid. Un dato che in parte è in controtendenza rispetto all'indagine Confturismo-Confcommercio-Swg, condotta su scala nazionale, in base alla quale l'allarme pandemia sollevato negli ultimi giorni ha congelato gli entusiasmi di un mese fa, quando ben 35 milioni di italiani si erano detti pronti a partire per le vacanze tra il ponte dell'Immacolata, Natale e Capodanno. Per Assoutenti, tra disdette e prenotazioni in stand by, il danno potrebbe sfiorare i dieci miliardi, che andrebbero a sommarsi ai cento persi da chi opera nel campo nell'arco del 2020. In due milioni e mezzo, infatti, hanno già fatto retromarcia, lasciando a bocca asciutta chi sperava di rifarsi delle perdite. In parte Salerno fa eccezione. Qui di dietrofront non se ne sono (ancora) registrati, ma chi ha scelto di raggiungere la città per ammirare Luci d'artista ha optato per la formula mordi e fuggi. Una notte e via a rifare le valige e a mettersi in moto per tornare a casa.

L'ultimo sabato di novembre e i primi tre di dicembre che precedono il Natale, sono in parte sold out. Basta fare una ricerca su Booking per averne la conferma: nel week end del 27 e 28 novembre, l'86 per cento delle strutture registrate sul portale non ha più disponibilità. Cifra che cresce al 91 per cento nel fine settimana del 4 e 5 dicembre e che si assesta sull'85 per cento tra l'11 e il 12. Ad avere ancora stanze libere sono tra le 49 e le 81 strutture ricettive dell'extralberghiero, con costi che oscillano dai 49 euro per una soluzione simil ostello (con bagno in comune) agli oltre 400 euro per camere deluxe nel cuore del centro storico. Gli operatori non si sbilanciano: «Stiamo ricevendo molte telefonate - spiega Rosaria de L'Alice - In tanti si chiedono se le Luci ci saranno o meno, perché si è creata un po' di confusione in proposito. Qualcuno titubante per via del Covid c'è, ma la maggior parte delle persone fa trapelare grande desiderio di viaggiare e di tornare alla normalità». Rosario del b&b Vicolo della Neve guarda con rammarico a un mese di novembre ormai perduto: «Rispetto al passato non c'è paragone. Abbiamo perso un periodo tendenzialmente morto che, proprio grazie alle installazioni luminose diventava per noi un'occasione di fare cassa. Invece quest'anno, con i ritardi che ci sono stati, dobbiamo sperare solo in dicembre e in qualche week end di gennaio - racconta - A parte il sabato, però, non si muove una foglia».

Lo conferma anche Maria Eva del b&b dei Mercanti: «Siamo ancora in una fase di stallo. Vero è che le notti del sabato sono tutte prenotate, ma è altrettanto vero che dalla domenica al venerdì non c'è nulla. E la situazione è preoccupante. Dal mio punto di vista, con i contagi in aumento, l'amministrazione comunale sbaglia a consentire l'arrivo dei pullman. Non è un turismo che fa crescere la città, perché chi arriva in autobus non lascia neppure un euro, anzi, produce solo rifiuti e va a ingolfare il traffico - stigmatizza - Mi chiedo come faranno a controllare tutti gli accessi, mi sembra una follia». I più curiosi di partecipare a Luci d'artista sono i pugliesi: «Praticamente Bari si trasferirà in massa a Salerno - spiega Angela De Caro di Velamare - ma del resto era così anche prima del Covid. Quello che è drammaticamente cambiato è che se fino al 2019 potevamo sperare in un'occupazione media di tre notti, ora dobbiamo accontentarci di un pernottamento settimanale». La speranza è che il trend possa subire una inversione almeno per il ponte dell'Immacolata. «Quel periodo è pieno - ammette Mara Normando de Le Petit Bouganville - Ma per il resto va a singhiozzo». Francesco Manzo di Salerno Centro era al completo grazie a un gruppo di stranieri, «ma poi hanno disdetto, quindi ora staremo a vedere. Le richieste per l'Immacolata ci sono, accompagnate da qualche titubanza. Per incentivare la domanda abbiamo scelto di restituire gli acconti nel caso in cui l'emergenza sanitaria dovesse precipitare, cosa che naturalmente non ci auguriamo».
 

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Il Mattino