Ospedale di Nocera Inferiore, la Cisl denuncia: «Infermiera in corsia per 18 ore»

«Difficoltà nei reparti di pediatria e nefrologia», annunciata un’iniziativa di protesta all’Umberto I

L'ospedale di Nocera Inferiore
«Organizzeremo un sit in di protesta davanti all’ospedale di Nocera Inferiore. Bisogna tutelare l’utenza e i lavoratori dell’Umberto I». Lo hanno...

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«Organizzeremo un sit in di protesta davanti all’ospedale di Nocera Inferiore. Bisogna tutelare l’utenza e i lavoratori dell’Umberto I». Lo hanno detto Andrea Pastore e Vincenzo Ferrara esponenti della Cisl funzione pubblica. E snocciolano dati e notizie che riguardano il personale medico e infermieristico. C’è il caso di un’infermiera del reparto di nefrologia che ha dovuto lavorare 18 ore consecutive.

«Dopo aver effettuato il turno notturno - raccontano i due sindacalisti - è stata costretta a restare in servizio per adempiere ad un ordine del direttore sanitario Gaetano Aprea emanato in spregio ai principi sanciti dalla legge e dalle norme contrattuali. Alla base di questo c’è la decisione della di avallare la richiesta di trasferimento di un’altra infermiera al distretto sanitario. Al suo posto, grazie al cambio comparativo, è arrivata una collega che però ha delle limitazioni ed è attualmente in malattia. Questo ha provocato enormi disagi al reparto sguarnendolo di personale».

Identiche difficoltà anche per gli infermieri di pediatria che devono effettuare prestazioni nel pronto soccorso pediatrico i cui locali, tra l’altro, sono stati allestiti ma mai aperti. «Questo provoca - precisano Ferrara e Pastore - la presenza di un solo infermiere per ogni turno che contestualmente è chiamato ad occuparsi sia delle attività quotidiane, sia di quelle di emergenza. Così il reparto, quando l’infermiere è chiamato per un pronto soccorso, resta sguarnito. La direzione sanitaria ha cercato una soluzione trasferendo infermieri dall’ospedale di Scafati a Nocera. Questi colleghi, però, provenendo da altri reparti, non hanno l’adeguata preparazione professionale per assistere i bambini». Altre criticità, secondo la Cisl Fp, si registrano in urologia dove sono state disposte le ferie d’ufficio per il personale che le aveva maturate dal 2018 al 2022 e da consumare entro il prossimo 30 giugno.

«Purtroppo dobbiamo constatare che - sottolineano - nonostante le indicazioni della Direzione strategica dell’Asl, non è stato predisposto un piano per assicurare la continuità assistenziale. Ciò sta provocando enormi difficoltà e un ricorso eccessivo allo straordinario che cozza con la notizia che all’Umberto I, secondo quanto dettato dal Piano triennale regionale, ci sarebbe un esubero di 40 unità lavorative tra il personale infermieristico».

«Siamo consapevoli - continuano Ferrara e Pastore - che sta avvenendo uno smantellamento dei servizi con interpretazioni unilaterali. Spiace rilevare che siamo giunti ad un punto di non ritorno con una direzione sanitaria di presidio assente e con una direzione strategica disattenta alle dinamiche di ogni singolo macro centro».

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Il Mattino