Ventitré cellulari di cui dodici smartphone, nonché cinquanta oggetti rudimentali non consentiti atti ad offendere, sono stati trovati nel carcere di Salerno nel...
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«Facciamo i complimenti alla polizia penitenziaria per questa operazione» affermano Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente e segretario regionale dell'Uspp. «Manifesteremo a Roma il prossimo 2 luglio - proseguono - anche per proporre una modifica legislativa che contempli l'introduzione o il relativo possesso di cellulari in carcere come fattispecie specifica di reato, che ad oggi non esiste; chiederemo anche l'installazione di idonei strumenti tecnologici atti a prevenire l'introduzione o il possesso di oggetti non consentiti, tra questi la schermatura delle aree detentive degli istituti penitenziari anche per arginare i frequenti fraudolenti tentativi di comunicazione con l'esterno; chiediamo inoltre - concludono - una rivisitazione della pianta organica dell'istituto di Salerno dove più volte si sono succeduti eventi critici e disordini». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino