Piazza della Libertà, via i sigilli: il progetto di messa in sicurezza "convince" il giudice

Piazza della Libertà, via i sigilli: il progetto di messa in sicurezza "convince" il giudice
SALERNO - Autorizzata la rimozione dei sigilli per la particella numero due di piazza della Libertà, quella che crollò alla fine di luglio del 2012. A disporlo è stato, su...

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SALERNO - Autorizzata la rimozione dei sigilli per la particella numero due di piazza della Libertà, quella che crollò alla fine di luglio del 2012. A disporlo è stato, su richiesta dell’avvocato Paolo Carbone per conto del Comune, il giudice Marilena Albarano dinanzi al quale si sta celebrando il processo a carico di nove persone tra tecnici, imprenditori e dirigenti comunali accusati di rovina di edificio e di aver avviato i lavori senza l’autorizzazione antisismica. Il Comune, ricordiamo, in questa vicenda è parte lesa. Il sindaco De Luca ha commentato in poche battute: «Accogliamo con soddisfazione la decisione. Riprendono finalmente i lavori per la realizzazione di un’opera strategica per la città, essenziale per lo sviluppo turistico e per la dotazione di parcheggi».


L’autorizzazione è stata concessa per consentire ai responsabili comunali di poter accedere al cantiere ed effettuare i lavori di messa in sicurezza per un periodo di massimo 10 mesi. Ogni quattro mesi, inoltre, il sindaco (in quanto responsabile) dovrà eseguire un collaudo in corso d’opera i cui esiti dovranno essere comunicati al magistrato. Una volta eseguiti i lavori saranno riapposti i sigilli. Il provvedimento, infatti, non riguarda l’intera piazza, che resta ancora sotto sequestro, ma soltanto quella particella interessata al crollo. La restante parte, ricordiamo era stata sottoposta a sequestro su provvedimento del gip lo scorso 3 dicembre insieme al sottostante parcheggio, perché, in assenza di un piano di messa in sicurezza dell’area, c’era il rischio di nuovi «eventi rovinosi». Ovvero, di ulteriori dissesti.

Il dissequestro è stato autorizzato anche in virtù di un nuovo progetto, una variante, per la messa in sicurezza della zona, che ha ottenuto il parere favorevole del genio civile. L’iter della richiesta ha inizio il 18 luglio scorso quando la difesa del Comune presenta al gip istanza di dissequestro per «attuare un adeguato piano di messa in sicurezza dell’area, per sterilizzare i gravi fenomeno di dissesto persistenti nell’impianto, sulla base di un nuovo progetto esecutivo e sostituire le strutture interessate al collasso con altre progettate e realizzate a regola d’arte».





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Il Mattino