Il vino del Profagri in mostra in Trentino, il preside Turchi: «Noi, il Sud delle eccellenze»

Il vino del Profagri in mostra in Trentino, il preside Turchi: «Noi, il Sud delle eccellenze»
Il Capoclasse, il vino prodotto dall’istituto professionale per l’agricoltura di Salerno, in gara nella XIV Edizione del Concorso Enologico Nazionale “Bacco e Minerva" che...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Capoclasse, il vino prodotto dall’istituto professionale per l’agricoltura di Salerno, in gara nella XIV Edizione del Concorso Enologico Nazionale “Bacco e Minerva" che si è tenuto a San Michele all'Adige in Trentino.


Una sfida tra vini prodotti da altre scuole italiane in cui l’istituto Profagri di Salerno ha rappresentato la Campania anche con autoproduzioni come marmellate di arance, succhi di frutta alla mela annurca e cuori di carciofo sott’olio, realizzati nei propri laboratori della sede di Battipaglia e illustrati dagli studenti.



“Orgogliosi di aver rappresentato in Trentino le nostre eccellenze, prima fra tutti una scuola unica nel suo genere come il Profagri – ha affermato il dirigente Alessandro Turchi – una scuola in forte espansione come qualità della propria azione e come numero di studenti iscritti. Segno che sempre più persone capiscono che il meridione si può riscattare anche, se non soprattutto, con un’agricoltura di qualità che sappia valorizzare le proprie eccellenze”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino