Salerno, turiste al bagno a Santa Teresa: una sfida al maltempo
Un tuffo a turno malgrado il tempo inclemente, gli spettatori applaudono
di Carla Errico
In tempi di primavera rinnegata, tra il dramma immane dell'Emilia Romagna e le frane che mutilano il Cilento, un tuffo a mare è qualcosa di più di un tuffo a...
In tempi di primavera rinnegata, tra il dramma immane dell'Emilia Romagna e le frane che mutilano il Cilento, un tuffo a mare è qualcosa di più di un tuffo a mare. Un simbolo di speranza, il segno che è possibile rigenerarsi dopo le sventure. Almeno, così è stato commentato a Salerno il bagno serotino di due straniere nelle acque della spiaggia di Santa Teresa.
Verso le otto di sera, sotto un cielo lattuginoso e dopo schizzi di pioggia a sfregio, le due avvenenti ragazze - tedesche, dice chi le ha salutate - sono arrivate sulla sabbia di quella che è stata ribattezzata Salifornia e con grande semplicità e naturalezza si sono spogliate per infilare il mare. A turno, ovviamente, perchè la poesia non esclude la prudenza, dunque meglio non lasciare incustoditi abiti ed effetti personali... In ogni caso il gesto è stato interpretato non solo come audace bensì anche come propiziatorio dalla piccola folla che si è fermata ad assistere allo spettacolo, folla stra-munita di giubbini ed ombrelli. E pazienza se l'immersione marina è avvenuta in acque su cui vige il divieto di balneazione, un divieto costantemente ed ostinatamente ignorato dai salernitani, che mai vai a pretendere dai non indigeni? Resta l'immagine di bellezza e speranza, e sullo sfondo un catamarano che non guasta alla cartolina. Resta il desidero di lasciarsi alle spalle una primavera rinnegata.