Fermato con 100 chili di rame presi dal cantiere: operaio di Scafati condannato a 6 mesi

Il 59enne fu arrestato giorni fa a Napoli all’interno della galleria Quattro giornate

Il cantiere
È stato condannato a 6 mesi di reclusione l’operaio di Scafati, di 59 anni, arrestato giorni fa a Napoli, mentre portava via 100 chili di materiale in rame, insieme...

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È stato condannato a 6 mesi di reclusione l’operaio di Scafati, di 59 anni, arrestato giorni fa a Napoli, mentre portava via 100 chili di materiale in rame, insieme ad altri cavi, all’interno della galleria Quattro giornate. L’uomo, incensurato, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato.

Era accusato di tentato furto aggravato. L’episodio risale a sabato scorso, quando l’imputato, che lavora presso un’azienda di telecomunicazioni, era stato sorpreso dagli agenti di polizia, che a loro volta avevano notato la presenza di un cantiere sospetto all’interno della galleria. Il 59enne era stato fermato mentre trasferiva circa 100 chili di rame e altro materiale. Indossava un casco e una tuta da lavoro. Sul posto c’era arrivato uscendo da un tombino. Che qualcosa non andasse la polizia lo aveva capito in pochi secondi, visto che l’uomo non era riuscito a fornire una spiegazione plausibile della sua presenza in quel posto, non autorizzata e non legata a lavori già in corso, presso la galleria.

A quel punto è scattato l’arresto, in attesa del rito direttissimo che si è celebrato giorni fa, presso il tribunale di Napoli. Gli agenti di polizia erano intervenuti a seguito di una nota arrivata alla sala operativa: quel cantiere, anche se provvisto di cartellonistica, si trovava in un punto in cui avrebbe potuto creare pericolo alla circolazione. Dunque era diventato motivo di una verifica immediata, da parte degli inquirenti. L’uomo, che aveva poi ammesso quanto stava facendo, stava tagliando dei cavi elettrici per poi ricavare probabilmente del metallo da rivendere. Una volta fermato, la polizia aveva recuperato quasi 100 chili di materiale, tra rame, alluminio e ferro.

La seconda accusa che gli era stata contestata, infatti, era anche di danneggiamento. Il tribunale, durante il rito, ha convalidato l’arresto e poi condannato l’uomo a 6 mesi di reclusione, dopo la scelta del rito abbreviato. Il 59enne è stato poi rimesso in libertà.

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Il Mattino