OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Abbandonano lettino e ombrellone. Si dirigono verso le docce. Poi una piccola rampa di scale per raggiungere il lungomare. Si fermano per una chiacchiera con gli amici e attraversano la strada per andare al bar. Siamo sul lungomare della zona orientale, che da Torrione a Mercatello è popolato da bagnanti giovani e meno giovani in costume e prendisole. I sorrisi sono quelli di chi torna a vivere. E sono evidenti, perché di mascherine non se ne vedono più. Non solo in riva al mare, dove è scontato che accada, ma in tutte le aree che circondano l'accesso ai principali stabilimenti balneari. L'ultima domenica di giugno, complice il caldo torrido, è quella dell'assalto alle spiagge. Nessun assembramento, ma il rispetto delle regole a poche ore dall'entrata in vigore dell'ultima ordinanza regionale che impone l'uso dei dispositivi di sicurezza anche all'aperto, è un optional.
«Con questo caldo mi verrebbe un infarto - dice Marcello Del Bufalo - Sono stato a fare un tuffo con mia moglie, ora andiamo a prendere una cosa fresca al bar e poi mangeremo un boccone. La mascherina ce l'ho al polso. Appena entro in un posto chiuso la indosso, ma con quaranta gradi è impossibile resistere per ore». I più giovani non ce l'hanno neanche a portata di mano: «Abbiamo appuntamento con degli amici e poi andremo al lido insieme. Fa troppo caldo per la museruola», spiegano Rosy e Sabrina, entrambe 15enni. Gli amici arrivano in scooter e anche loro preferiscono farne a meno. A Torrione, qualcuno sbuffa per la presenza di cattivi odori dovuti ai rifiuti che puntualmente si accumulano nei pressi dell'ex ostello. «Con temperature così elevate la puzza si sente - denuncia Paola Aliberti - ma è una vecchia storia. Io vengo qui da almeno dieci anni e forse prima la situazione era addirittura peggiore».
Lo sanno bene i volontari di Voglio un mondo pulito, protagonisti dell'operazione CleanUp che si è tenuta sabato. «Sull'arenile abbiamo trovato tantissime cicche di sigaretta - racconta Ciccio Ronca - La situazione più delicata è quella dell'ex ostello, dove puntualmente vengono abbandonate bottiglie, vestiti e altra immondizia».
Attimi di paura, tra Pastena e Mercatello, per un giovane che ieri pomeriggio, mentre era a mare sulla scogliera, in seguito ad una caduta ha battuto violentemente la testa dopodichè è rimasto esanime. Una grossa ferita, perdeva sangue. Tempestivi i soccorsi dei bagnini del Lido Colombo. Sul posto due autoambulanze dell'Humanitas e alcune pattuglie della Polizia. Il giovane è stato fasciato alla testa ed immobilizzato per il trasporto in ospedale. Al Ruggi gli hanno messo dei punti, praticato esami e lo tengono sotto controllo in neurochirurgia. A Mercatello, comunque, i protocolli sembrano essere stati rispettati alla lettera. Gli spazi dell'arenile recuperato grazie al ripascimento sono infatti molto ampi e il distanziamento è assicurato. «Solo un ingenuo può pensare che siamo fuori dall'emergenza sanitaria - dice Michela Giulio - L'esempio di ciò che sta accadendo in altre parti del mondo è lampante. Ecco perché, benché vaccinata con doppia dose, continuo ad essere più che prudente. E così dovrebbero fare tutti per evitare di tornare, di qui a un mese, ai domiciliari».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino