Covid a scuola, primo morto a Salerno: tecnico di laboratorio stroncato dal virus

Covid a scuola, primo morto a Salerno: tecnico di laboratorio stroncato dal virus
Muore di Covid-19 in meno di un mese. Sconvolta la comunità scolastica dell'Istituto superiore Genovesi-Da Vinci di Salerno privata di un suo operatore scolastico...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Muore di Covid-19 in meno di un mese. Sconvolta la comunità scolastica dell'Istituto superiore Genovesi-Da Vinci di Salerno privata di un suo operatore scolastico deceduto per conseguenze del virus. L'uomo, un assistente tecnico di laboratorio, Biagio Falivene, di 66 anni, sarebbe andato in pensione a settembre ed era stato contagiato a fine gennaio. Non è mai più tornato a scuola dalla ripresa delle lezioni in presenza per gli oltre 700 studenti dell'istituto Genovesi-Da Vinci. «Una perdita dolorosa, era un gran lavoratore, sono addolorato dichiara il preside dell'istituto, Nicola Annunziata Questa morte è la testimonianza che questa malattia è terribile. Ci sono asintomatici, certo, ma anche chi non riesce a superare la malattia a causa di complicanze». 

L'assistente tecnico era risultato positivo a fine gennaio conferma il preside e dal 29 gennaio non era più tornato a scuola. Poi il lungo calvario della malattia, il ricovero in terapia intensiva e il decesso. Da ieri l'istituto Genovesi-Da Vinci si è stretto alla famiglia di Falivene, che avrebbe terminato la sua carriera a settembre prossimo. 

LEGGI ANCHE Campania arancione, De Luca: «È molto probabile»

Sconvolti i colleghi della scuola, addolorati gli studenti che conoscevano l'assistente di laboratorio. Non nasconde preoccupazione il preside dell'istituto. «Se dobbiamo andare avanti in questo modo fino a giugno è davvero difficile, meglio ritornare a questo punto alla didattica a distanza sostiene il preside Annunziata ho 93 autorizzazioni di studenti che stanno seguendo le lezioni da casa su una popolazione scolastica di 700 alunni: sono davvero tanti. Meglio tornare alla didattica a distanza rimarca il preside, scosso per la morte del suo assistente - perché adesso ci troviamo a vivere una didattica emergenziale. Non sappiamo quanti alunni saranno in presenza tra alunni che sono in quarantena, che hanno problemi o che sono in isolamento. Veramente non si riesce ad organizzare una didattica in modo degno. Come esperienza personale è stato molto più proficuo il lavoro in didattica a distanza che quello attuale in presenza». Ma il Genovesi-Da Vinci vuole andare avanti: l'istituto in questi anni difficili ha dovuto superare molti lutti, come la morte tragica di due studenti, Vittorio Senatore e Melissa La Rocca, e di un professore. Adesso il decesso dell'operatore scolastico mette in allarme l'intero mondo della scuola che deve affrontare le conseguenze del virus. La scuola è un luogo sicuro e controllato, infatti, dove i protocolli applicati dai presidi sono approvati dal comitato tecnico scientifico. Il vero problema sono le conseguenze delle quarantene per professori e studenti che vanno a mettere a dura prova l'organizzazione didattica in presenza ripartita dall'1 febbraio alle superiori.

A Salerno lo screening con tamponi molecolari indetto dal Comune per studenti, docenti e personale scolastico interesserà da domani proprio le scuole superiori: gli studenti delle sedi di via Monticelli, via Guerino Grimaldi e via Urbano II dell'Istituto Focaccia si sottoporranno domani al tampone insieme ai docenti e al personale scolastico. Intanto sono risultati negativi i 1.280 studenti del comprensivo Giovanni Paolo II che si erano sottoposti al tampone molecolare nella mattinata di mercoledì. «Con lo screening potremo monitorare eventuali positivi e contenere i contagi - dichiara il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli - È stato molto emozionante vedere i bambini sottoporsi al tampone. I bambini, dando prova di una eccezionale maturità, come dei soldatini, sorridevano tra di loro in un ambiente familiare e confortevole come la scuola: si sono sottoposti al tampone che ha rappresentato per loro una grande prova di maturità. Sono grato ai bambini, ai genitori, al personale scolastico e ai volontari medici». I tamponi continueranno nei prossimi giorni interessando tutte le scuole del territorio comunale. I prossimi giorni saranno decisivi per tracciare un quadro preciso e scientifico dell'andamento della epidemia nelle scuole e isolare in modo più veloce i casi di studenti o docenti asintomatici al virus

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino