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Sono tremila i profughi ucraini che potrebbero raggiungere Salerno e la sua provincia nei prossimi giorni. Il dato è stato calcolato in maniera empirica dall'amministrazione comunale che, di concerto con la Prefettura e l'Asl sta potenziando la rete dell'accoglienza dopo i disservizi registrati venerdì all'arrivo di un bus con trentacinque persone tra donne e bambini. «La comunità salernitana conta circa 1500 esponenti - spiega l'assessore alle Politiche sociali Paola De Roberto - Calcolando una media di due familiari per singolo individuo già residente in città, ci aspettiamo l'ingresso di tremila persone».
Ma il numero potrebbe essere destinato a crescere se le tensioni legate al conflitto con la Russia dovessero esplodere ulteriormente. Ieri mattina l'assessore ha effettuato un sopralluogo in località Capitolo San Matteo dove, già a partire da domani, sarà attrezzato un hub dedicato agli screening sanitari: qui, grazie al coordinamento del responsabile dell'emergenza Covid dell'Asl Arcangelo Saggese Tozzi, tutti i nuovi arrivati potranno non solo essere sottoposti a tampone, ma anche ricevere l'assistenza di cui hanno bisogno ed i codici fiscali temporanei per la presa in carico da parte di medici di base e pediatri.
«La Questura - spiega De Roberto - darà indicazioni in merito ai giorni e agli orari in cui sarà possibile ottenere, entro otto giorni dall'ingresso in città, i permessi per il soggiorno, mentre il mio assessorato aprirà uno sportello dedicato, che sarà coadiuvato dalla presenza di mediatori culturali».
Qualcuno già si è mosso in autonomia. È il caso della pagina facebook Spesa solidale Salerno, creata nel marzo 2020 da Cristiana Lorito ed Anna Piccolo (nella foto) per dare un sostegno alle famiglie messe in ginocchio dalla pandemia. «Attraverso una signora ucraina che vive da anni a Salerno, abbiamo saputo che urgeva trovare una sistemazione per la figlia e i suoi bambini. Così ho messo a disposizione il mio b&b - dice Piccolo - In origine dovevano essere quattro, poi sono diventati nove, quattro donne di cui una incinta e cinque bambini dai 14 mesi agli 11 anni. Sono arrivati venerdì mattina e sono molto spaventati. Hanno bisogno di vestiti e per questo abbiamo lanciato un appello affinché i cittadini possano aiutarci». Oltre quindici invece le tonnellate di medicine, cibo e generi di prima necessità raccolte in questi giorni ed inviate a Leopoli. Dopo il negozio di prodotti tipici di Olga Tarasyuk, a cui ieri la Protezione civile ha consegnato i primi colli, i centri si sono moltiplicati e Salerno Pulita ha messo a disposizione uno dei suoi spazi per lo stoccaggio. Tra i punti più attivi, nel centro storico, c'è la chiesa di Sant'Andrea di via dei Canali, mentre il Profagri, tramite il dirigente scolastico Alessandro Turchi ha istituito una task force per il supporto di ragazze e ragazzi ucraini, con uno sportello linguistico e psicologico. Domani apre un nuovo luogo di raccolta della Protezione civile presso la Sopi.
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Il Mattino