Vanno agli arresti domiciliari, uscendo dal carcere, ma fuori Regione, le tre persone appartenenti alla famiglia dell'ex capozona della Nco, a Nocera Inferiore, Macario...
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Dopo un'istanza presentata al Tribunale del Riesame, i tre sono stati scarcerati e posti agli arresti domiciliari, ma fuori dal territorio campano. L'indagine abbracciava un periodo che partiva da maggio 2016 fino al febbraio scorso. Il blitz condotto dai carabinieri portò al sequestro, in casa di Mariniello, di documentazione fatta di quaderni e appunti manoscritti, sui quali c'erano nomi, indicazioni e cifre in denaro segnate di fianco. Un libro mastro, secondo gl inquirenti, portato all'attenzione della procura insieme a buoni fruttiferi postali, assegni bancari e cambiali. Materiale ritenuto «frutto di un'attività illecita riconducibile a Mariniello», considerato negli anni 80 un capozona per la Nco di Cutolo, a Nocera Inferiore. E attualmente sotto processo per l'omicidio del penalista Giorgio Barbarulo. Quel giro di usura, che coinvolse 14 persone, avrebbe avuto una gestione familiare, con i tre impegnati a riscuotere le somme dalle varie vittime. Prestiti concessi a persone in difficoltà, i cui tassi usurai arrivavano oltre le soglie consentite (dati al 6% di interesse al mese, con ricapitalizzazione mensile che finivano per superare un tasso dell’800% annuo"). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino