SALERNO - La parola d’ordine è mediazione. E come in ogni mediazione che si rispetti c’è chi fa un passo avanti, offrendo qualcosa - il più delle volte di valore simbolico...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un piccolo passo - e di questa cosa sono pienamente convinti anche i portatori che con il vescovo Luigi Moretti hanno avviato un dialogo già da qualche mese - è stato fatto dalla Curia che ha ripristinato alcuni momenti simbolici della processione aggiungendo una fermata prolungata in piazza Cavour per i pescatori ed il mare, ed ha anche allungato il percorso fino ad arrivare a via Monti affichè anche il centro storico alto possa tornare a godere delle celebrazioni del Santo Patrono. Nessun passo indietro, invece, sulle due entrate della statua del Santo che lo scorso anno fecero scoppiare il pandemonio: quella alla caserma della Guardia di Finanza e quella - che per moltissimi salernitani è quella più importante, sentita e reclamata - nell’atrio del Comune di Salerno che sulle vetrate ha l’effige del Santo dai due volti a testimonianza di un legame fortissimo col Patrono.
I portatori dal canto loro hanno assicurato che le regole non saranno violate ma questo non impedisce loro, in questo particolare momento di delicato e composto dialogo con l’amministrazione comunale, di rappresentare l’ago della bilancia, i mediatori silenziosi nella speranza che nel mese e mezzo che manca a San Matteo, le tradizioni siano interamente ripristinate. Che cosa offre, allora, il Comune di Salerno in segno di pacificazione e buona volontà? La risposta è semplice: quello che lo scorso anno è mancato. Non lo ha detto esplicitamente il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli che, sollecitato sul programma delle celebrazioni civili che ha sempre incluso anche lo spettacolo pirotecnico dal mare che chiude tradizionalmente il 21 settembre, ha detto: «Ci stiamo lavorando, faremo quello che abbiamo sempre fatto per ricordare il nostro Santo Patrono e per dare ai salernitani il classico momento di tradizione che si aspettano». Molti consiglieri comunali e qualche assessore fanno sì con la testa. I fuochi si faranno ed entro quindici giorni sarà anche adottata l’apposita delibera di giunta. Senza dubbio un segnale dopo lo scorso anno quando i fuochi del Comune mancarono ma ci furono quelli di qualche ignoto.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino