Salerno. San Matteo con i fuochi, braccio di ferro per il corteo

Salerno. San Matteo con i fuochi, braccio di ferro per il corteo
SALERNO - La parola d’ordine è mediazione. E come in ogni mediazione che si rispetti c’è chi fa un passo avanti, offrendo qualcosa - il più delle volte di valore simbolico...

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SALERNO - La parola d’ordine è mediazione. E come in ogni mediazione che si rispetti c’è chi fa un passo avanti, offrendo qualcosa - il più delle volte di valore simbolico - a testimonianza di apertura e buona volontà allo scopo i risolvere positivamente una controversia. La mediazione, ormai è noto, è stata avviata da qualche settimana tra il Comune di Salerno e la Curia con l’obiettivo di investire le celebrazioni di San Matteo, che avranno inizio già il prossimo 21 agosto con l’Alzata del panno, di una serenità che nell’ultimo anno è mancata a causa delle acredini tra potere temporale e potere spirituale che culminarono nell’inglorioso spettacolo dello scorso 21 settembre.


Un piccolo passo - e di questa cosa sono pienamente convinti anche i portatori che con il vescovo Luigi Moretti hanno avviato un dialogo già da qualche mese - è stato fatto dalla Curia che ha ripristinato alcuni momenti simbolici della processione aggiungendo una fermata prolungata in piazza Cavour per i pescatori ed il mare, ed ha anche allungato il percorso fino ad arrivare a via Monti affichè anche il centro storico alto possa tornare a godere delle celebrazioni del Santo Patrono. Nessun passo indietro, invece, sulle due entrate della statua del Santo che lo scorso anno fecero scoppiare il pandemonio: quella alla caserma della Guardia di Finanza e quella - che per moltissimi salernitani è quella più importante, sentita e reclamata - nell’atrio del Comune di Salerno che sulle vetrate ha l’effige del Santo dai due volti a testimonianza di un legame fortissimo col Patrono.

I portatori dal canto loro hanno assicurato che le regole non saranno violate ma questo non impedisce loro, in questo particolare momento di delicato e composto dialogo con l’amministrazione comunale, di rappresentare l’ago della bilancia, i mediatori silenziosi nella speranza che nel mese e mezzo che manca a San Matteo, le tradizioni siano interamente ripristinate. Che cosa offre, allora, il Comune di Salerno in segno di pacificazione e buona volontà? La risposta è semplice: quello che lo scorso anno è mancato. Non lo ha detto esplicitamente il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli che, sollecitato sul programma delle celebrazioni civili che ha sempre incluso anche lo spettacolo pirotecnico dal mare che chiude tradizionalmente il 21 settembre, ha detto: «Ci stiamo lavorando, faremo quello che abbiamo sempre fatto per ricordare il nostro Santo Patrono e per dare ai salernitani il classico momento di tradizione che si aspettano». Molti consiglieri comunali e qualche assessore fanno sì con la testa. I fuochi si faranno ed entro quindici giorni sarà anche adottata l’apposita delibera di giunta. Senza dubbio un segnale dopo lo scorso anno quando i fuochi del Comune mancarono ma ci furono quelli di qualche ignoto.





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Il Mattino