«Non posso fare promesse di alcun tipo, posso dirvi che come ministero faremo tutto il possibile per evitare situazioni di spreco come queste e per dare la spinta politica...
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«Noi guarderemo i numeri e con i numeri valuteremo. Sicuramente farò la mia parte rispettando l'autonomia regionale ma non abbandonando questi cittadini. Perché uno Stato c'è ed è per questo che sono qui oggi», ha spiegato il ministro rispondendo alle domande dei giornalisti che le chiedevano della possibile fine del commissariamento della sanità in Campania. «Gli ultimi tavoli non sono buoni sulla Campania e sul commissariamento. Non è facile. Tra l'altro c'è anche un tema di non capire che la sanità richiede grandissima competenza, forse una delle competenze maggiori. Che competenza ha un presidente di Regione per fare il commissario? Ce lo siamo chiesti? È un fatto politico o è un fatto tecnico - ha proseguito la titolare del dicastero della Salute -. Io non avrei allargato assolutamente, e infatti abbiamo votato contro la legge che ha permesso di far nominare commissari i presidenti di Regione». Secondo Grillo è necessario «assicurare al cittadino la qualità. E nel momento in cui si commissaria la Regione, si sta mettendo nelle mani di una singola persona che deve risolvere tutti i problemi che gli altri non hanno saputo risolvere. E come lo può fare uno che deve fare anche il presidente della Regione? Mi pare un pochino complicato e anche leggermente ambizioso». Poi, parlando dello stato di salute della sanità in Campania, il ministro Grillo ha detto: «Ho visto i vostri pronto soccorso che, come molti del Sud, sono carichi dei cosiddetti codici verde che potrebbero, invece, essere smistati tranquillamente da una rete territoriale efficace. Dobbiamo potenziare la medicina generale. Queste cose, è chiaro, che non si risolvono dall'oggi al domani. In Campania la medicina del territorio non c'è. Bisogna utilizzare bene le risorse economiche che abbiamo, che non sono infinite».
In merito alla questione dell'ospedale del Mare, poi, l'esponente di Governo ha proseguito: «Ieri con la consigliera Ciarambino abbiamo visitato l'ospedale del Mare, un reparto bellissimo, come quello materno-infantile. Ecco, in quel caso, pensare di avere speso tutti quei soldi, e poi mandare tutto all'aria per rifare un reparto e adattarlo a un altro reparto di cui, peraltro, non vi è necessità in quel territorio, è oggettivamente come se uno a casa ha poche risorse, fa dei lavori e poi dice »no, cambio tutto«. Questo non si deve fare perché è uno spreco e anche una mancata risposta alle esigenze dei cittadini». Più in generale, ha concluso il ministro Grillo, «in Campania c'è stata tantissima illogicità organizzativa e programmatoria. Non si possono costruire ospedali e poi smantellarli. La sanità è stata per troppo tempo, e lo è ancora secondo me, una sorta di terreno di scorribanda politica. Io sono fortemente contraria a nomine politiche nella sanità perché si finisce che chi viene nominato non risponde al cittadino ma a chi l'ha nominato. Questo è un grande problema. Questo legame va scisso». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino