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Una donna di 36 anni di Scafati è finita sotto processo con l'ipotesi di reato di stalking. Questa volta è la donna ad essere il carnefice. Stando alle accuse mosse dalla procura di Nocera Inferiore, avrebbe perseguitato un carabiniere con il quale aveva avuto una relazione, poi una donna che credeva essere la sua nuova compagna. I fatti, piuttosto recenti, costarono all'imputata la misura del divieto di avvicinamento, durante la fase dell'indagine. La misura le fu notificata dal Gip, dopo la denuncia del militare. Quest'ultimo, in servizio a Scafati e poi della denuncia del militare, poi della seconda donna, con il capo d’imputazione ricostruito dall’organo inquirente e successivamente a Napoli, aveva avuto una relazione con la giovane. Il procedimento nasce, dunque, a seguito dal quale la 36enne dovrà ora difendersi.
L'imputata - secondo il più classico schema riproposto in un'indagine per stalking - avrebbe cominciato a perseguitare l'esponente dell'arma, dopo la fine della loro relazione.
La seconda vittima, insomma, sarebbe stata offesa e molestata dall'imputata, anch'ella attraverso condotte persecutorie. Nella denuncia si racconta persino di un inseguimento a bordo dell'auto della 36enne scafatese, così come di appostamenti e insulti in pubblico. O del lancio di un sasso contro la finestra di casa della vittima. La giovane si sarebbe rivolta persino al marito della persona offesa, pur di screditarla. Alla denuncia del militare fu dunque integrata anche quella sporta dalla seconda donna, costata alla 36enne la medesima accusa di atti persecutori.
Al termine dell'indagine preliminare, la procura di Nocera Inferiore ha ottenuto il processo per la donna, assistita dall'avvocato Walter Casciello. Starà ora al dibattimento provare le accuse raccolte nei suoi riguardi e a chiarire comportamenti e atteggiamenti, che le valsero una doppia denuncia da parte delle parti offese nell'attuale giudizio, incardinato adesso dinanzi al tribunale di Nocera Inferiore.
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Il Mattino