Scoppia il caso a Salerno: il semaforo anti-incidenti impacchettato, installato ma mai acceso

L’impianto collocato per porre un limite al pericolo incidenti, l'assessore Tringali: «bloccati da 5 mesi per un errore della ditta»

Il semaforo alla Cittadella giudiziaria
Impacchettato. Celato in un telo nero e impossibile da utilizzare. È lo strano caso dell’impianto semaforico installato su viale Unità d’Italia, sulla...

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Impacchettato. Celato in un telo nero e impossibile da utilizzare. È lo strano caso dell’impianto semaforico installato su viale Unità d’Italia, sulla strada che costeggia il fiume Irno e sorge davanti all’ingresso est di Palazzo di Giustizia. Era stato installato il 30 gennaio per mettere un freno alle corse accelerate su una delle strade più a rischio del capoluogo, dove il pericolo investimenti è all’ordine del giorno per i residenti e qualsiasi pedone.

L’installazione era stata promossa dal Comune che aveva scelto viale Unità d’Italia come strada simbolica dove applicare per la prima volta il limite di 30 chilometri orari per blindare la pista da corsa che porta a via Vinciprova. Quel semaforo, ancora spento, è diventato un caso burocratico senza precedenti. 

«È un caso incredibile e abbiamo scoperto perché, sono senza parole»: la denuncia dell’assessore alla sicurezza, Claudio Tringali. Sono trascorsi più di 4 mesi. Il disco verde per l’accensione dell’impianto ancora non c’è. «Abbiamo cominciato a sollecitare da fine gennaio la ditta specializzata per chiedere l’erogazione elettrica con gli allacciamenti richiesti al fine di mettere in funzione il semaforo – dichiara l’assessore Tringali - Il 24 marzo la ditta precedentemente contattata ci comunica che la nostra richiesta di allacciamento elettrico non poteva essere evasa perché la seconda ditta specializzata a cui si appoggiavano si dichiarava non responsabile dei servizi sul territorio del capoluogo. Il 28 aprile ancora non era stata sbloccata l’erogazione dell’energia elettrica. Arriviamo al 2 maggio e la seconda ditta interpellata a gennaio ci ha risposto per l’ennesima volta che non è competente sui servizi a Salerno». Ma la storia non finisce qui. Il Comune non si ferma alla risposta formale pervenuta il secondo giorno di maggio, quando ormai sono passati più di tre mesi di attesa inutili.

«Abbiamo fatto accertamenti scrupolosi – ricostruisce Tringali – e siamo riusciti a scoprire che la ditta è competente nella erogazione elettrica per il semaforo. E allora scriviamo una nuova comunicazione. Attendiamo. E finalmente il 12 maggio la ditta riconosce l’errore: erano competenti su Salerno». Quattro mesi per arrivare insomma ad una semplice risposta sulla definizione delle competenze. E il semaforo della Cittadella è rimasto così impacchettato e spento. «Adesso abbiamo ripreso l’iter – dichiara deluso Tringali - E siamo ancora in attesa di nuovo esito. Per cinque mesi siamo rimasti bloccati per l’attivazione di un semaforo localizzato in un punto pericolosissimo. È una storia incredibile: c’è un chiaro errore della ditta che ci ha detto che non era competente. Non si possono accettare errori così grossolani».

Non solo sul lungomare, il pericolo incidenti v’è soprattutto anche per la Cittadella Giudiziaria dove sulla Lungo Irno si sfreccia a tutta velocità. E gli incidenti a Salerno continuano ad aumentare secondo un recente report della Polizia locale: da gennaio ad aprile 2023 si rilevano 151 incidenti, di cui 81 con danni a cose; pesante il bollettino degli infortuni con 107 casi (erano 99 un anno fa), per una media di 35 ferimenti al mese (erano 33 nel primo triennio 2022). Preoccupa anche il dato degli investimenti, con 20 pedoni travolti sulle strisce pedonali e 1 morto. «Siamo arrivati a metà maggio partendo da gennaio senza riuscire ad avere l’allacciamento elettrico – rincara l’assessore – è un fatto grave perché stiamo parlando di una strada pericolosa. Mesi fa abbiamo installato il limite di 30 chilometri orari con segnaletica, abbiamo messo i lampeggianti ma i salernitani continuano a correre. Ci arrivano segnalazioni anche dai responsabili dell’ufficio giudiziario sul grave rischio per la sicurezza: recentemente si è rischiato un grave investimento. Per questo non possiamo più perdere tempo».

Ieri l’allerta meteo ha intanto fatto scattare precauzionalmente l’interdizione al transito stradale nei sottopassi. Ma qualche automobilista ha pensato di farsi strada da solo togliendo le transenne posizionate dalla polizia locale. «Soprattutto a via Del Pezzo sono state rimosse le transenne da ignoti ingenerando il pericolo di un transito insicuro per il rischio allagamenti - chiude l’assessore - È una manifestazione di scarso senso civico, interverremo con denunce e multe per procurato rischio per l’incolumità pubblica».

 

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Il Mattino