Settimana della prevenzione vascolare all'ospedale di Pagani, visite specialistiche gratuite
Stamattina visite con ecocolordoppler presso l'ospedale Andrea Tortora
di Daniela Faiella
In occasione della festa della donna l’Asl Salerno, con il patrocinio della Società italiana di Flebo-Linfologia (SIFL), promuove la settimana della...
In occasione della festa della donna l’Asl Salerno, con il patrocinio della Società italiana di Flebo-Linfologia (SIFL), promuove la settimana della prevenzione vascolare e del linfedema oncologico all’ospedale “Andrea Tortora” di Pagani. Visite specialistiche gratuite con ecocolordoppler, questa mattina, presso l’ ambulatorio di “Flebologia, linfologia, prevenzione e cura del linfedema oncologico”, diretto dal dottore Maurizio Pagano, dirigente medico del presidio di Pagani e Presidente Sifl.
«Ringrazio l’Asl Salerno per aver voluto condividere questo progetto con la SIFL, riconoscendo l’importanza della prevenzione. Nella popolazione generale l’incidenza annuale di un evento tromboembolico è di circa 117 casi ogni 100.00 abitanti. La presenza di una neoplasia - spiega il dottor Maurizio Pagano - aumenta di circa 4 volte tale rischio, mentre nei pazienti che ricevono la chemioterapia il rischio è aumentato di 7 volte. Per questo motivo è importante la prevenzione della trombosi venosa soprattutto per i pazienti oncologici. In Italia circa 350 mila persone soffrono di linfedema e si registrano circa 40 mila nuovi casi ogni anno, soprattutto donne tra i 30 e i 40 anni. L’insufficienza linfatica fino al linfedema invalidante rappresenta una delle più frequenti complicanze dei pazienti oncologici sottoposti ad intervento chirurgico seguito da chemioterapia e radioterapia. Il linfedema dell’arto superiore nelle donne sottoposte a mastectomia o quadrantectomia con linfoadenectomia ascellare è pari al 20-25%, sino al 35-40% con l’associazione della radioterapia. Con la tecnica del linfonodo sentinella varia dal 3% al 22%. Il linfedema dell’arto inferiore secondario al trattamento di tumori della sfera ginecologica urologica l’incidenza varia dal 5% al 30%. Per tutti questi motivi è fondamentale far conoscere questa patologia per poterla affrontare nel migliore dei modi e soprattutto è importante la prevenzione del linfedema oncologico che ancora oggi non tutti conoscono».