Doveva essere «punita» per non avergli accordato l’amicizia sul social Facebook e per questo, fu sfigurata con una spranga di ferro. Cinque anni e 4 mesi di...
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Lesioni personali gravissime e minacce erano le accuse formulate a carico dell’imputato incastrato dalle indagini dei carabinieri della stazione di Pontecagnano, coordinati dal maggiore Erich Fasolino comandante della compagnia di Battipaglia, che in quattro mesi riuscirono a ricostruire l’inquietante vicenda innescata dal diniego della ragazza «colpevole» di non aver concesso al 49enne l’amicizia su Facebook. Bastò questo a scatenare la folle reazione dell’uomo che, in evidente stato di ubriachezza, cominciò ad urlare contro la giovane che lo aveva «rifiutato» facendo scattare l’intervento del titolare del pub che lo invitò prima a non infastidire i clienti e poi, ad uscire dal locale. Nulla lasciava presagire la follia che, di lì a poco, sarebbe andata in scena. In preda ad un folle raptus, alimentato con tutta probabilità dai fumi dell’alcol, davanti al pub Demetra il 49enne si presentò poco dopo con in mano una pesante spranga di ferro. Fu il fidanzato della giovane ad andargli incontro nel tentativo di calmarlo: l’uomo si scagliò contro il ragazzo colpendolo alla testa. In suo aiuto corse la fidanzata che, però, ebbe la peggio. Il commerciante l’aggredì deturpandole il volto, facendole perdere ben sei denti e procurandole gravi lesioni alle labbra, alla mascella e alla mandibola. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino