Simon, l'escursionista morto diventa cittadino onorario cilentano

Simon, l'escursionista morto diventa cittadino onorario cilentano
«Vi ringrazio dal profondo del cuore di essere qui dopo un anno e di rendere omaggio a mio figlio, lui amava follemente questa terra. Grazie per tutto quello che avete fatto...

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«Vi ringrazio dal profondo del cuore di essere qui dopo un anno e di rendere omaggio a mio figlio, lui amava follemente questa terra. Grazie per tutto quello che avete fatto in quei dieci giorni per ritrovare Simon, l’abbiamo ritrovato e per noi è stato molto importante riportarlo a casa. Adesso riposa in un piccolo cimitero a Saint-Germain-en-Laye vicino Parigi, il paese di origine dei nonni materni». Una voce spezzata dall’emozione ma sicura e determinata Delphine Godard, mamma di Simon Gautier accompagnata dal compagno e dalla figlia ad un anno esatto dalla tragedia è tornata sul Pianoro di Ciolandrea. In occasione del primo anniversario il comune ha voluto ricordare Simon conferendo la cittadinanza onoraria a lui e alla mamma, Delphine.


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LA STORIA

Simon voleva semplicemente conoscere il territorio cilentano, il 9 agosto dello scorso anno aveva appena iniziato la sua escursione. Ma a pochi passi dal Pionoro di Scario ha trovato la morte. Una caduta nel vuoto che non gli ha lasciato scampo. Il giovane riuscì a fare una telefonata per chiedere aiuto, poi il silenzio e il nulla per nove lunghi giorni quando fu ritrovato morto in un dirupo. «Stare qui oggi - le parole della mamma - riscalda il cuore. Non è stato facile tornare, ho provato un misto di emozioni, dolore ma anche gioia di stare con voi perché continuate a ricordare con amore mio figlio». Una tragedia che ha colpito profondamente la comunità locale. «Un gesto di affetto per un giovane - dice il sindaco Ferdinando Palazzo - che amava la nostra terra e che ha perso la vita nel tentativo estremo di scoprirla, di ammirarla da vicino. La scomparsa di Simon ha suscitato fin da subito nell’intera comunità un profondo sentimento di solidarietà e di affratellamento. Tutti si sono sentiti coinvolti materialmente ed emotivamente nelle difficili ricerche». Stesso riconoscimento per la madre di Simon «che ha mantenuto un rapporto di forte amicizia con il nostro Comune – spiega Palazzo – e che non ha fatto mai mancare il proprio contributo nei momenti di difficoltà».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino